Nelle sue dichiarazioni spontanee, rilasciate prima dell´arringa difensiva, l´uxoricida ha cercato di giustificare il suo gesto incolpando la sua ex moglie di qualsiasi nefandezza
ALGHERO – Non c'è pace per Michela. Ed a cercare di farle ancora male, nonostante tutto, è ancora l'ex marito. Nelle sue dichiarazioni spontanee, rilasciate prima dell'arringa finale, Marcello Tilloca ha cercato di giustificare il suo gesto incolpando la sua ex moglie di qualsiasi nefandezza.
In quasi un'ora, l'uxoricida non ha mostrato ne dolore, ne pentimento, ma ancora odio e rabbia. Un uomo che non poteva accettare che la moglie si rifacesse una vita senza di lui. Una donna dipinta dal suo carnefice come una persona che, in caso di mancata concessione della separazione, avrebbe fatto del male a se stessa ed ai loro figli.
E lui non aveva potuto difendersi come si deve durante il processo, perchè non aveva soldi per pagarsi un legale, dopo che li aveva utilizzati per spese relative alla casa dove viveva l'ex moglie con i figli. Figli dei quali, vista la condanna a 30 anni inferta in primo grado dal giudice per le udienze preliminari Michele Contini
[LEGGI], Tilloca ha perso la responsabilità genitoriale.
Nella foto: Marcello Tilloca