A.B.
21 marzo 2008
Richiesto il dissequestro del Santa Cruz
Le opere avrebbero una regolare autorizzazione demaniale risalente al 2004. Secondo i legale, sarebbe decisiva l´esistenza delle opere da diversi anni e l´assoluta insussistenza di esigenze cautelari

ALGHERO – I titolari del Santa Cruz, il noto locale del litorale algherese, assurto agli onori della cronaca per il sequestro della veranda, passano al contrattacco. Nella giornata di ieri, l’avvocato Luigi Esposito, legale della proprietà, ha ricordato come il locale sia una realtà esistente sulla spiaggia algherese da circa mezzo secolo, dovendo quindi essere annoverato, a giusto titolo, tra i locali storici della Riviera del Corallo. Il legale ha quindi chiarito come i sigilli riguardino solo la veranda in muratura, costruita in seguito ad una regolare autorizzazione demaniale, risalente al 18 Giugno 2004, mentre la pavimentazione dello stesso manufatto fu precedentemente autorizzata dal Settore Edilizia del Comune di Alghero. Anche la copertura, costituita da alcuni pannelli in polibicarbonato, sarebbe solo una miglioria, su una copertura preesistente in cannicciato. La locale Commissione Edilizia avrebbe già precedentemente rilasciato parere positivo sull’operato. Comunque sia, visto anche l’imminente inizio della stagione estiva, i titolari dell’esercizio, hanno già presentato istanza di dissequestro nelle aule del Tribunale del Riesame di Sassari, vista l’esistenza da molti anni delle opere e l’assoluta insussistenza di particolari esigenze cautelari.
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