Così il Partito Democratico sul progetto che sarà realizzato con fondi del PNRR e prevede il collegamento dello scalo aeroportuale di Fertilia con la rete ferroviaria a scartamento ridotto, gestita da Arst, tra il centro abitato di Alghero e quelli di Sassari e Sorso
ALGHERO - «Il sistema di trasporto pubblico ad Alghero deve svilupparsi attraverso una linea che percorre le principali vie della città e collegare il centro con l'aeroporto di Fertilia. Il sistema metrotranvia rappresenta una valida soluzione, con indubbi vantaggi rispetto ad un eventuale treno a idrogeno che risulterebbe inidoneo a risolvere le varie problematiche connesse. Non si può accettare il progetto della vecchia giunta regionale e della ereditata gestione ARST, che condizionerà fortemente il futuro della città metropolitana, solo perché si perderebbero le risorse: quel progetto del treno a idrogeno che collega Sassari, l’aeroporto e la stazione della Pietraia, è stato calato sulla testa degli algheresi e perfino del suo Consiglio Comunale, senza poter incidere sulle scelte, solo per esperimenti futuristici con cui spendere male i fondi PNRR». Così il Partito Democratico sul progetto che sarà realizzato con fondi del PNRR altre risorse (quasi 300 milioni di euro), prevede il collegamento dello scalo aeroportuale di Fertilia con la rete ferroviaria a scartamento ridotto, gestita da Arst, tra il centro abitato di Alghero e quelli di Sassari e Sorso [
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Secondo il Pd «la riunione convocata nei giorni scorsi a Santa Maria La Palma era opportuna. Bene ha fatto il Sindaco a convocarla, ma la stessa ha sancito un fatto: quel progetto non solo non è utile, ma realizzato così, con quel tracciato, con quell’impatto e con quelle scelte, è perfino dannoso. Non lo vuole nessuno. Da anni inascoltati, i cittadini organizzati in comitati e coadiuvati da esperti, chiedevano ascolto, modifiche, tracciati meno impattanti sulle attività produttive, una diversa e più razionale soluzione per il collegamento con l’aeroporto, una mobilità adeguata con un unico sistema integrato, un solo biglietto e una accessibilità moderna, non 4 diversi sistemi e rotture di carico. Una scelta, quella del treno a idrogeno, che dal 2021 ARST e Regione vogliono imporci, senza pensare ad una gestione unitaria dei trasporti nell’area metropolitana che dovrebbe connettere Sassari, con porto e aeroporto e le città di Alghero, Porto Torres e Sorso».
E da via Mazzini concludono con una ferma bocciatura del progetto rilasciato dalla giunta di centro-sinistra in Regione: «Occorreva ascoltare prima coloro che da decenni, in linea con la programmazione regionale, chiedevano la metrotranvia per collegare i nodi di trasporto con le città e garantire la penetrazione urbana su Alghero, come prevede perfino uno studio di fattibilità di FdS del 2001. Lo abbiamo sostenuto in campagna elettorale e lo ribadiamo ora. Il paradosso è che un algherese, per andare in aeroporto, dovrà utilizzare la propria auto sino alla Pietraia (stazione), cercare un parcheggio e aspettare un treno a idrogeno che lo porti a destinazione. Considerando che gli otto treni a idrogeno (costo oltre 100 milioni di euro) prenderanno il posto degli otto treni diesel che operano oggi tra Alghero Sassari e Sorso con una frequenza superiore all'ora, quell'algherese sicuramente continuerà ad andare con la sua auto sino all'aeroporto, altro che treno! Oltre al danno la beffa, infatti molti agricoltori vedranno espropriati i propri terreni per far passare un treno con servitù e zone di rispetto integrale importanti (60 metri di sedime), solo per affermare che andiamo incontro ad una transizione green, passando attraverso la distruzione di zone agricole. Inaccettabile!».