Polemica a distanza tra Elias Vacca e il primo cittadino Marco Tedde sull´aeroporto. Al centro della discussione la delibera della Corte dei Conti che avrebbe impedito al Comune di ricapitalizzare la quota nel bilancio Sogeaal
ALGHERO - «Non è una diffida ma la necessità di seguire con particolare attenzione la gestione delle società partecipate», è la dichiarazione di Elias Vacca, responsabile nazionale Giustizia dei Comunisti Italiani, in merito alla delibera della Corte dei Conti alla quale aveva fatto riferimento il Sindaco Marco Tedde giustificando, di fatto, la mancata ricapitalizzazione Sogeaal da parte del Comune catalano.
Le accuse a distanza tra il primo cittadino e il leader comunista algherese proseguono da alcuni giorni e tengono viva la discussione sull’aerostazione, in questi giorni più che mai al centro dell'attenzione politica e dei sindacati. In seguito alla notizia pubblicata da
Alguer.it sul rischio di perdere la concessione da parte della società di gestione del “Riviera del Corallo” a causa della grave situazione economica,
Vacca (tra i più attivi per l'ottenimento della concessione totale dall'Enac) aveva polemizzato con l’amministrazione per la decisione di non ricapitalizzare nel bilancio annuale della Sogeaal.
Sempre Vacca aveva ricordato l’impegno suo e di Antonio Attili durante il periodo comune da deputati nel Governo Prodi per ottenere presso l’ex Ministro dei Trasporti Bianchi, la concessione quarantennale «così da programmare un futuro di rafforzamento e di crescita per la nostra aerostazione», secondo le parole dell’ex parlamentare. Dopo qualche giorno la replica di
Tedde che aveva ribadito la centralità dell’aeroporto per lo sviluppo del territorio, l’attenzione e gli sforzi dell’amministrazione per salvaguardarne la concessione. E a proposito della mancata ricapitalizzazione aveva giustificato la decisione sulla base di una delibera della Corte dei Conti che vietava operazioni economiche annue, considerate le due precedenti attuate nel breve periodo.
«La diffida è un paravento» attacca però Elias Vacca, sostenendo che la delibera in discussione (166/2008) non vieterebbe alcunché al Comune di Alghero, ma segnalerebbe allo stesso «di seguire con particolare attenzione la gestione delle società partecipate, invitando alle necessarie misure correttive». Precise le accuse dell’esponente della sinistra cittadina. Nel frattempo, quando ormai la base Ryanair ad Alghero è una realtà, con una trentina quasi di voli nazionali ed internazionali, si decide sulla gestione dell’aeroporto, sul presente e il futuro di una delle risorse più importanti per il territorio. La parola ora ai fatti.