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A.B. 29 gennaio 2010
Formazione: Regione investe su capitale umano
L’assessore regionale del Lavoro Franco Manca, è intervenuto al convegno “Più formazione: per uscire dalla crisi e rilanciare l’occupazione”
Formazione: Regione investe su capitale umano

CAGLIARI - «Il capitale umano è fondamentale nel processo di sviluppo che la Regione vuole portare avanti. Questa Giunta intende innovare il settore della formazione professionale nel metodo e nel merito: nel metodo, perché tutti i soggetti coinvolti si sentano partecipi di un sistema di vera concertazione; nel merito perché questa amministrazione, negli ultimi mesi, ha messo in piedi alcuni provvedimenti che sottolineano l’importanza dell’istruzione a tutti i livelli». Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Franco Manca, al convegno “Più formazione: per uscire dalla crisi e rilanciare l’occupazione”, organizzato a Cagliari dalle “Acli Sardegna” e dal “Consorzio Enaip”.

Manca, ha citato gli esempi di Corea e Finlandia, «un tempo Paesi marginali nella loro collocazione economica, ma che hanno saputo compiere passi da gigante grazie ai massicci investimenti nell’istruzione». L’assessore Manca, ha ricordato alcune delle più recenti delibere adottate dalla Giunta Regionale: «Per il progetto “Scuola digitale” (lavagne digitali e centonovantamila computer in tutte le classi, ndr) la Regione ha investito centodiecimilioni di euro; poco meno di trentatremilioni di euro per il conferimento di borse di ricerca destinate ai giovani ricercatori; diecimilioni di euro per le borse di studio; infine, nella Finanziaria ci sono centoottantamilioni di euro in quattro anni, a favore della formazione e dell’istruzione».

Manca ha ricordato che «la Sardegna è la regione con la più alta dispersione scolastica in Italia, e con il tasso di ricerca tra i più bassi in assoluto». Poi ha precisato che «la Regione non gestirà più direttamente alcuna attività formativa: la nostra vocazione è quella di gestire la “governance”, non i percorsi formativi. Una delibera di tre settimane fa ha assegnato alle otto Province ventimilioni di euro per la formazione. Semmai, va tirata su l’asticella della qualità dell’offerta: a mio avviso, duecentoottantatre enti accreditati per la formazione sono troppi, anche perché sinora non sono stati prodotti risultati adeguati alle ingenti risorse investite».

L’assessore regionale del Lavoro ha lanciato un allarme: «L’80percento delle persone iscritte ai “Csl-Centri servizi per il lavoro” è privo di una specifica competenza. Per ottenerla, occorre un percorso di formazione affiancato da un’esperienza all’interno delle imprese. Naturalmente, il sistema pubblico deve sostenere gli oneri diretti e indiretti delle imprese durante il percorso di tutoraggio». Tra i progetti in fase di perfezionamento da parte della Regione, Manca ne ha citato due: «Vorremmo attivare un “mini Master” per il management delle imprese sarde e, relativamente all’alta formazione, una “International business school” sarda, magari legata alle grandi realtà internazionali. In tal modo riusciremmo davvero a tenere in Sardegna le nostre eccellenze, contribuendo a migliorare il nostro sistema economico e non quello di altri Paesi».



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