La Ryanair blocca 8 rotte dal 29 aprile dalla Riviera del Corallo. Massimo Cadeddu chiede un incontro urgente con il management Sogeaal per entrare nel merito del problema. Commercianti pronti alla collaborazione
ALGHERO - Un territorio con il fiato sospeso, quello di Alghero, in attesa del destino che si profilerà dalla trattativa in corso tra Regione e Ryanair per scongiurare l'annunciato blocco del
29 aprile di otto voli da e per lo scalo algherese. La reazione tra gli operatori, commercianti, cittadini, imprenditori è unanime: «nessuno vuole essere ostaggio di nessuno», ma la strada da percorrere è della costruzione in essere e in prospettiva, ciascuno con le proprie responsabilità, privati compresi.
Massimo Cadeddu (
nella foto) presidente della Confcommercio Alghero: «Vogliamo un vigile urbano tra i cieli», dice ironicamente il presidente della Confcommercio algherese Massimo Cadeddu riferendosi ad alla realtà "sfiorata" dal Riviera del Corallo, designato come hub in Italia (con Cagliari) solo pochi mesi fa, e che oggi si trova a tornare indietro di ben 8 rotte, alle porte della stagione estiva. «Nel nostro territorio, gli ultimi anni hanno visto le imprese locali dimensionarsi alla logica low-cost, era inevitabile per adeguarsi al mercato della domanda. Ora c’è la possibilità che tutto questo cambi ancora una volta, anche se la politica sta rispondendo bene e ci sono le migliori intenzioni per evitare il blocco».
«Rappresento con orgoglio i commercianti algheresi, una categoria matura e professionale, che vuole fare parte di un progetto di costruzione da condividere con la società di gestione dello scalo. Siamo consapevoli che l’indotto (pur generoso del vettore irlandese) non sia più sufficiente ed è per questo che vogliamo intervenire nel merito dei costi, che possano incentivare gli acquisti da parte del cliente, magari intervenendo nelle tariffe bagaglio. Le modalità sono da definire attraverso un incontro con la dirigenza Sogeaal che chiederemo a breve. Da parte nostra ci sarà tutta la collaborazione a rilanciare la porta principale della nostra economia». /
EMILIANO PIRAS