S.A.
6 maggio 2010
Cgil: «Per Vinyls servono garanzie»
La Cgil di Sassari, dopo l’incontro di mercoledì al ministero dello Sviluppo economico, ribadisce il giudizio negativo sull’evolversi della vertenza Vinyls che coinvolge tutto il petrolchimico di Porto Torres

SASSARI - La Cgil di Sassari, dopo l’incontro di mercoledì a Roma al ministero dello Sviluppo economico, ribadisce il giudizio negativo sull’evolversi della vertenza Vinyls che coinvolge tutto il petrolchimico di Porto Torres. A tutt’oggi, infatti, gli impianti fermi da dicembre non sono ancora stati riavviati e se davvero ci fosse la volontà di concludere un’intesa, Eni dovrebbe iniziare immediatamente la fornitura delle materie prime necessarie alla ripresa della produzione, anche in attesa di definire i dettagli di un accordo da chiudere nelle prossime settimane.
La Camera del Lavoro di Sassari conferma la necessità, non più prorogabile, di impedire la chiusura del polo petrolchimico e quindi di costruire nell’immediato una risposta forte all’immobilismo di Eni. La crisi della chimica in Sardegna, e in particolare del petrolchimico di Porto Torres, richiamata anche dal segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani al congresso nazionale in corso a Rimini, non può più aspettare.
«Auspichiamo quindi che Cisl e Uil si uniscano alla Cgil per avviare la mobilitazione che parta dal territorio, già preannunciata nei giorni scorsi, in caso di mancate rassicurazioni sul futuro della chimica. Rassicurazioni che - afferma il segretario della Camera del Lavoro di Sassari Antonio Rudas - devono arrivare dai massimi livelli, dall’unico tavolo che ha un valore politico fondamentale, quello col governo nazionale, conquistato dal Sindacato lo scorso 21 luglio, necessarie per salvare la chimica e il futuro del territorio».
Nella foto: Il segretario della Camera del Lavoro di Sassari Antonio
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