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A.B. 15 aprile 2011
Settimana Santa ad Alghero 2011
Il calendario dei riti religiosi che si svolgeranno ad Alghero dal 15 al 24 aprile 2011. Evento contraddistinto dalla forte spiritualità e da una sua specificità culturale e tradizionale
Settimana Santa ad Alghero 2011

ALGHERO – Da venerdì 15 a domenica 24 Aprile, Alghero ripercorre i riti della Settimana Santa. L’Evento è contraddistinto dalla forte spiritualità e da una sua specificità culturale e tradizionale. Importante riferimento per la comunità in termini di partecipazione e coinvolgimento emotivo, si ripete immutato da secoli e conserva gelosamente la sua impronta catalana diventando il più importante dei momenti di fede tra quelli che si svolgono in Sardegna durante il periodo pasquale. La religiosità, la memoria popolare, le tradizioni, i riti e la liturgia cristiana si uniscono in una esperienza unica ed emozionante dando vita da una parte alla intensa partecipazione ad un momento realmente liturgico, dall’altra conferiscono la precisa consapevolezza di mantenere vive consuetudini d’altri tempi che spesso affondano le radici in un mondo lontano e misterioso.

Come in una sacra rappresentazione, circondati dal silenzio e dalle preghiere che si fondono nell’antica lingua della Catalogna, i fedeli, tenendo in mano i “farols” (candele avvolte da cartocci rossi) percorrono le vie della città. I vicoli del centro storico cittadino vengono rese suggestive dai bagliori emanati dai lampioni che, per l’occasione, sono schermati con drappi rossi. E’ la Passione di Cristo e questa atmosfera così mistica viene accompagnata, in prossimità delle stazioni del rosario della Passione, dai canti devozionali intonanti dai numerosi cori provenienti da diversi paesi della Sardegna che celebrano, con la propria tradizione e preghiera in musica, la sacralità del rito.

In quei giorni le notti della cittadina algherese sono lo scenario di processioni solenni curate dai Jermans Blancs della Confraternita di Nostra Signora della Misericordia. Questi sfilano, insieme ai fratelli spagnoli, indossando i loro caratteristici abiti contraddistinti dall’emblema di appartenenza, dai tipici cappucci della tradizione catalana e dai colori della Passione. L’essenza della Settimana Santa algherese è data da quelli che sono i veri protagonisti di questo evento, “la gent de l’Alguer” che ritrova, in queste giornate, la sua storia più intima che ha origini agli inizi del 1600, quando Alghero era ancora una roccaforte spagnola e, proprio in quegli anni, il mare consegnò alla nostra città il Cristo ligneo di Alicante, diventato uno dei simboli più rappresentativi della tradizione storica, religiosa e dell’identità culturale di Alghero.

Un prezioso dono di Dio, il Santcristus, divenne oggetto di venerazione popolare e fulcro dei riti della passione e delle processioni nonché protagonista della sacra rappresentazione del “desclavament”, il discendimento dalla Croce del venerdì santo, quest’anno il 22 aprile. E’ il momento più atteso dei riti algheresi: dopo la cerimonia del discendimento del Cristo eseguito dai confratelli chiamati Baroni, il simulacro viene deposto del feretro dorato secentesco ribattezzato dal popolo “bressol” (culla) il quale attraversa il centro storico, seguito in processione dai fedeli in preghiera. Fedeli, visitatori e turisti anno dopo anno arrivano ad Alghero per lasciarsi affascinare e coinvolgere dalle cerimonie della Setmana Santa de l’Alguer cercando nella preghiera l’emozione di un incontro cristiano perché, in tale occasione la preghiera non è una semplice parola o un semplice suono, ma è un'azione, una grazia e una festa, un'attesa e una speranza.

PROGRAMMA

Venerdì di Passione (15 aprile)
I riti della Settimana Santa si aprono nell’imbrunire con la processione dell’Addolorata. Alla luce dei farols portati dalle donne, il simulacro della Vergine dei Sette Dolori si muove dalla chiesa di San Francesco per le vie del centro storico. [VIDEO]

Domenica delle Palme (17 aprile)
Dalla chiesa della Misericordia si snoda per il centro storico la processione delle palme che giunge in Cattedrale per la celebrazione officiata dal Vescovo.

Martedì Santo (19 aprile)
Ha luogo la processò dels Misteris (processione dei Misteri) che parte dalla chiesa di San Francesco e si dirige verso la Cattedrale di Santa Maria accompagnata da sei statue portate a spalla che rappresentano i momenti maggiormente significativi della Passione di Cristo e coincidono con i cinque misteri dolorosi del Rosario. Queste statue rappresentano, nell’ordine, Gesù nell’orto degli ulivi, la sua flagellazione, l’incoronazione di spine, Gesù che porta il fardello della croce ed, infine, il Cristo crocifisso. Chiude il corteo di Maria Addolorata. [VIDEO]

Giovedì Santo (21 aprile)
Le celebrazioni iniziano di mattina, con la messa Crismale celebrata dal Vescovo. Nel pomeriggio, sempre in Cattedrale, si celebra la Coena Domini. La sera, i riti proseguono con la prima di queste processioni, quella de las Cerques che muove dalla chiesa della Misericordia, sede della Confraternita, portando una piccola statua di Nostra Signora dei Sette Dolori che, vagando di chiesa in chiesa, cerca disperatamente il figlio. La ricerca non dà alcun esito e così la processione riaccompagna tristemente la Madonna alla chiesa della Misericordia. Conclusa la processione de las Cerques, dalla stessa chiesa parte il Santcristus, accompagnato in una lunga e sommessa processione che termina in cattedrale per il rito dell’Arborament (da arbor crucis e arborar, utilizzato dai marinai algheresi per indicare l’azione di issare le vele). Il Santcristus giunge quindi in Cattedrale per la solenne cerimonia dell’innalzamento sulla croce ad opera dei confratelli della Misericordia. Da quel momento fino a tutta la giornata successiva, il Cristo in croce, vegliato a turno dai confratelli, è venerato da una folla di fedeli che gli sosta accanto in mesto raccoglimento. [VIDEO]

Venerdì Santo (22 aprile)
I riti hanno inizio nel pomeriggio, con la celebrazione liturgica della adorazione alla Croce che viene detta popolarmente la “missa fugi fugi” e si svolge in Cattedrale. In tarda serata, dalla chiesa della Misericordia parte una processione che, procedendo lungo le viuzze del centro storico, raggiunge la chiesa di Santa Maria. Il corteo processionale porta con se gli strumenti che occorrono per schiodare Gesù dalla croce (tenaglie e martello), le scale su cui saliranno due dei quattro Barons per effettuare lo desclavament. Sfilano in questa processione anche le statue di San Giovanni e dell’Addolorata, che accompagnano il Bressol, mirabile opera in stile barocco decorata in oro zecchino, in cui verrà deposto il corpo di Cristo. Il momento più intenso e drammatico di questa giornata, ma soprattutto di tutta la Settimana Santa, resta il rito del Desclavament, con il quale la collettività rivive il doloroso momento della depositio. Non appena la processione entra in Cattedrale, ogni personaggio della sacra rappresentazione si colloca al suo posto ed il predicatore dà l’incipit ad un sermone che fino a non molti anni fa era recitato nell’antica lingua catalana. Egli rievoca, a ritmo cadenzato, la vita di Gesù soffermandosi sui momenti salienti della Passione, fino a giungere al momento culminante della celebrazione, cioè la deposizione. [VIDEO]

Sabato Santo (23 Aprile)
Solenne veglia in cattedrale con la benedizione del fuoco.

Domenica di Pasqua (24 Aprile)
Al mattino, la popolazione assiste all’incontro fra le statue del Cristo Risorto e della Madonna Gloriosa. Contemporaneamente, dalla chiesetta di Sant’Anna intra moenia e della Misericordia, escono due distinte processioni che accompagnano, rispettivamente, la Vergine Gloriosa ed il Cristo trionfante. Queste si incontrano in Piazza Civica fra la folla festante, gli spari a salve dei fucili e dei mortaretti e, in segno di gloria, il suono festoso delle campane di tutte le chiese. Le due statue si inchinano l’una all’altra e le due processioni si fondono in una proseguendo per un breve itinerario accompagnate dalle corporazioni di arti e mestieri (Gremi) con i loro vessilli. Successivamente, in Cattedrale viene celebrata la messa pasquale ed al termine, con il rientro nella chiesa della Misericordia, ha luogo la distribuzione del pane benedetto. [VIDEO]




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