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Antonio Burruni
11 luglio 2011
Coppa Davis: Parola di Giordano
L’ex azzurro Maioli commenta il match che ha visto l’Italia battere nettamente la Slovenia ad Arzachena

ARZACHENA - «I nostri hanno giocato veramente un bel match. Era difficile, perché quando parti favorito devi sopportare una pressione psicologica superiore. I due singolaristi sono partiti entrambi male e poi si sono ripresi, mostrando una preparazione ed una maturità molto buoni. Nel doppio, Bracciali è cresciuto molto dopo il primo set e Starace è stato un buon secondo».
A commentare il match che l’Italia ha vinto contro la Slovenia (5-0 ad Arzachena, nella sfida valida per il secondo turno del Gruppo 1 Europa/Africa di Coppa Davis è Giordano Maioli, davisman dal 1964 al 1973, capitano nel 1972 ed undici volte campione italiano: una volta in singolare (Catania’66), cinque volte in doppio (Catania’66, Bologna’70, Firenze’71, Modena Indoor’72 e Pescara’76), due in doppio misto (Firenze’71 e Roma’72), a squadre nel 1969 ed a squadre miste nel 1971 e nel 1975.
«Oggi è praticamente un allenamento agonistico – ha proseguito domenica, durante il quinto incontro – Fognini voleva giocare, aveva voglia e gli sarebbe servito, ma non ha potuto, a causa dell’infortunio occorso all’avversario. Bolelli gioca a fasi alterne, come sempre, ma se interpreta bene la partita, questo è un allenamento che può servirgli molto, perché giochi comunque un match, giochi la Coppa Davis, sei in Nazionale, c’è la televisione, c’è il pubblico, quindi l’emozione è comunque alta».
Poi, mercoledì ci saranno i sorteggi per decidere chi sarà la squadra che contenderà all’Italia il ritorno in Serie A.
«Speriamo bene, siamo nelle mani della dea fortuna. La Russia e la Repubblica Ceca sono formazioni non facili. Sicuramente giocare in casa e sulla terra battuta sarebbe meglio, perché sarebbe più congeniale al loro modo di giocare. Israele sarebbe forse l’avversaria meno difficile, ma a questi livelli non ci sono più squadre e giocatori materasso, quindi non puoi pensare troppo ad incontrare un avversario realmente facile».
Nella foto: Giordano Maioli
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