Pasqualina Bardino
2 agosto 2013
L'opinione di Pasqualina Bardino
Fuochi Panem et circenses
Racconta il poeta latino Giovenale che nella sua epoca i governanti si garantivano il consenso popolare con Panem et circenses, intesi come elargizioni economiche e svaghi. Oggi la locuzione Panem et circenses viene utilizzata per censurare le azioni di certi politici che per tentare maldestramente di attutire il malumore delle loro comunità organizzano attività ludiche. L’ultima iniziativa (o, forse, l’unica) del Sindaco Lubrano va nella direzione di dare Panem et circenses ai cittadini algheresi, oramai stremati da una crisi economica senza precedenti e stanchi di un’amministrazione inadeguata. I fuochi pirotecnici ferragostani, che costeranno qualche decina di migliaia di euro, serviranno solo a distogliere per qualche minuto l’attenzione dei cittadini algheresi da una situazione cittadina fortemente problematica sotto il profilo sociale ed economico e indecorosa sotto quello dell’immagine più complessiva.
Lubrano afferma di aver deciso di fare i fuochi a ferragosto per “mantenere un impegno elettorale”. Siamo al paradosso: dopo un anno è sicuramente l’unico impegno mantenuto, che è utile come momento ludico per gli algheresi ma non è utile sotto il profilo del richiamo turistico posto che viene annunciato ad agosto. Gli impegni elettorali “pirotecnici” dei primi cento giorni - e ne son trascorsi oramai 370 - sono stati completamente disattesi. Ed erano tutti impegni “rutilanti” e scoppiettanti. Gli impegni di far lavorare i nostri giovani disoccupati nelle società partecipate, di premiare con incentivi e sgravi Imu le aziende private che avessero assunto forza lavoro sono rimasti lettera morta, alla stregua di “fuochi bagnati”. E’ stata completamente dimenticata la promessa solenne di ridurre allo 0,20 l'Imu per la prima casa e allo 0,56 quella per le attività produttive. Gli Algheresi hanno purtroppo visto com'è andata: Alghero ha le aliquote più alte in Sardegna. Per non dimenticare gli immaginifici “Architetti di quartiere”, che sono rimasti negli annali delle “balle elettorali” più scoppiettanti. Nel dimenticatoio più profondo è finita la promessa dell’Ufficio “Abitare ad Alghero”, che avrebbe dovuto favorire accordi fra proprietari di appartamenti e conduttori al fine di far ottenere agevolazioni fiscali ai primi – anche con polizze fideiussorie a carico del comune per garantirli da eventuali morosità - e aiuti ai secondi.
S’è frantumato ancor prima della sua partenza il fantomatico “Fondo di garanzia e solidarietà” che avrebbe dovuto assistere le famiglie bisognose e le giovani coppie. Tutte promesse scintillanti ma celermente evaporate nell’atmosfera. Ora il Sindaco, dopo aver parlato di inesistenti buchi di bilancio, avere lamentato la mancanza di risorse per i lavoratori precari, per riparare le strade che versano in condizioni pietose e tenere in uno stato decoroso la città, investe qualche decina di migliaia di euro per i fuochi che si spegneranno nel volgere di qualche minuto, non ripuliranno una città sporca e indecorosa, non ridurranno l’Imu, non daranno lavoro ai giovani, non attireranno turisti e non aiuteranno le imprese e le famiglie in difficoltà.
*presidente Circolo Popolare Europeo Alghero
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