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S.A.
10 ottobre 2013
Pecorino romano made in Usa: la denuncia
"Pecorino Romano" prodotto da una ditta statunitense è solo l’ultimo di una serie di episodi che ci preoccupano: è la denuncia dell´assessore regionale Oscar Cherchi che annuncia un provvedimento ad hoc

CAGLIARI - «La contraffazione smascherata nei giorni scorsi alla Fiera internazionale “Anuga” di Colonia relativa al falso "Pecorino Romano" prodotto da una ditta statunitense è solo l’ultimo di una serie di episodi che ci preoccupano». La denuncia è dell'assessore regionale dell'Agricoltura, Oscar Cherchi, sull'ultima contraffazione dei prodotti agroalimentari.
«Nello specifico - aggiunge l'esponente della Giunta - va ricordato che il Pecorino Romano è un formaggio a Denominazione di Origine Protetta: ciò significa che deve essere prodotto sulla base di un apposito disciplinare e in zone geografiche specificate e delimitate. Nel caso di quanto sequestrato a Colonia il falso è evidente: poiché “Made in U.S.A.” non si può trattare di Pecorino Romano e, quindi, questo nome non può essere utilizzato nell’etichetta». Secondo l'assessore si tratta dunque di una truffa che danneggia non solo l’immagine del prodotto in questione e, quindi, del comparto lattiero-caseario sardo ma, più in generale, delle produzioni tipiche della Sardegna.
Per rendere più efficace l'opera di contrasto alle truffe agroalimentari, l'assessore annuncia l'imminente adozione di un apposito provvedimento: «è mia intenzione attivare a breve una specifica iniziativa di tutela dei prodotti alimentari di qualità della Sardegna, che comprenda un monitoraggio costante con funzione di tutela. Il mercato globale ci offre nuove, interessanti opportunità ma anche, parallelamente, qualche rischio che dobbiamo affrontare con la forza e la caparbietà di chi è dalla parte della ragione».
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