S.I.
11 novembre 2014
Rifiuti: «A Cagliari manca una strategia»
«All’interno della commissione stiamo cercando di accelerare – afferma il consigliere regionale e comunale Tocco - per dare un progetto in grado di rendere il servizio più efficiente e meno oneroso per i cittadini»

CAGLIARI - Indietro tutta sulla raccolta differenziata a Cagliari, con un’impennata delle imposte ed i costi salati per la gestione dei rifiuti. «La verità è che si brancola nel buio. Non c’è un servizio definito. L’azienda, ancora precaria sull’appalto, non ha ancora una strategia chiara sulla strada da seguire. Verissimo. E’ un appaltone, ma i tempi per l’assegnazione del servizio sono troppo lunghi. Quasi scontato che la situazione vada peggiorando. Occorre incrociare le esigenze dei cittadini, che attendono una gestione più dinamica e meno costosa, e delle aziende che da anni aspettano il nuovo piano per i rifiuti. E, soprattutto, azzerare la burocrazia che ancora ostacola un adeguato servizio di ritiro della spazzatura».
Il consigliere regionale Edoardo Tocco, esponente dell’assemblea municipale di palazzo Bacaredda e vicepresidente della commissione comunale Servizi tecnologici, non cerca alibi sul quadro attuale del porta a porta in città, con una gestione che si porta via quasi 45 milioni di euro all’anno. «Praticamente un salasso per i cittadini – aggiunge il forzista Tocco, che da anni conduce una battaglia sulla questione – con imposte altissime e costi ormai esorbitanti che gravano sulle spalle dei cittadini».
E la fotografia della città che non è certo bella da vedere, con cassonetti stracolmi e rifiuti abbandonati, soprattutto in alcune strade della periferia. «All’interno della commissione stiamo cercando di accelerare – conclude il consigliere regionale e comunale Tocco - per dare un progetto in grado di rendere il servizio più efficiente e meno oneroso per i cittadini».
Nella foto i rifiuti a Cagliari
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