S.I.
29 gennaio 2015
Ex-Marino di Cagliari: «No rudere per sempre, intervenire subito»
Insieme agli altri deputati dei Riformatori, Matarrese, Dambruoso e Vitelli, Pierpaolo Vargiu torna alla carica con un´interrogazione urgente, questa volta sul ruolo della Sovraintendenza nella vicenda dell’ex Ospedale Marino.

CAGLIARI - Insieme agli altri deputati dei Riformatori, Matarrese, Dambruoso e Vitelli, Pierpaolo Vargiu torna alla carica con un'interrogazione urgente, questa volta sul ruolo della Sovraintendenza nella vicenda dell’ex Ospedale Marino. E' Vargiu a ricordare da subito che «il vincolo imposto nel 2007 dalla Direzione Regionale dei beni culturali e paesaggistici rischia infatti di creare una situazione di paralisi totale che sarebbe ridicola, se non fosse drammatica»
«Da una parte, l’Ospedale Marino non può essere demolito in quanto vincolato per la sua importanza storica e architettonica, dall’altra non può neppure essere ristrutturato in quanto il vincolo rischia di essere così rigoroso da impedire qualsiasi attività turistica economicamente redditizia (come è già successo con il primo vincitore, nel 2008). Sarebbe una vera e propria beffa: l’ex Marino verrebbe condannato a un destino da”rudere per sempre e sempre peggio” nel bel mezzo della spiaggia urbana più bella d'Italia, incapace di creare un circuito virtuoso di occupazione e lavoro per la città di Cagliari, economicamente alla canna del gas».
«Inutile - chiude Vargiu - che Regione e Comune sognino nuove destinazioni alberghiere (sarebbe interessante sapere perché sono state scartate nel primo bando, nove anni fa!) se non si mettono prima d’accordo con la onnipresente Sovraintendenza su ciò che si può fare e sulla sostenibilità economica del progetto. E, per favore, il Ministero e la Sovraintendenza si muovano subito e facciano in fretta, di tempo se ne è già sprecato abbastanza».
Nella foto Pierpaolo Vargiu
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