M.L.P.C.
12 marzo 2015
Cagliari: Tavolara e la stele dimenticata | Foto
Da una segnalazione si scopre che un’opera di Tavolara raffigurante una stele votiva con Madonna si trova a Cagliari nel bel mezzo di cantieri cittadini aperti ma in stato di completo abbandono. Chi ha il dovere di occuparsene?

CAGLIARI – Ci troviamo a Cagliari, tra il quartiere San Bartolomeo e Viale Poetto, all’interno di un polverone di nuovi cantieri. Due mesi fa proprio qui è stata realizzata una nuova rotatoria per evitare e scongiurare le lunghe code estive di automobilisti in cerca di un posto al sole al Poetto e nei giorni scorsi dietro l’angolo il Comune ha deciso di dare l’addio definitivo ai pini marittimi di fronte allo Stadio Amsicora.
Ecco, proprio in questo triangolo di transenne, divieti e nuovi assetti che si trova un’opera d’arte. La segnalazione è arrivata al nostro giornale da un lettore che, a ragion veduta, si chiedeva il perché, nonostante tutti i sopralluoghi del caso fatti nei recenti mesi, nessuno dell’Amministrazione si sia occupato di dare risalto, mettere in luce o quantomeno non lasciarla lì, in balia del nulla, una stele votiva di Tavolara.
Si tratta di una stele votiva raffigurante la Madonna dell'ETFAS di Eugenio Tavolara (1901-1963), l’artista sassarese che ha dato lustro con le sue opere alla nostra isola. Tavolara è stato uno scultore, incisore, ceramista, illustratore e designer italiano. Ha insegnato per diversi anni all'Istituto Statale d'Arte Filippo Figari di Sassari. È molto conosciuto per le sue statuine di terracotta, per i suoi giocattoli in legno e stoffa e per i suoi pupazzi. Fra i suoi soggetti vi erano i clowns, figurine in costume sardo, musicisti del mondo del jazz, animali, Pinocchio e altri personaggi delle fiabe.
La sua opera si contraddistinse soprattutto per i suoi legami con l'artigianato tradizionale sardo e le arti applicate in genere. Per questo la città di Sassari gli intitolò il padiglione per l'artigianato costruito per l'I.S.O.L.A. su progetto dell'architetto Ubaldo Badas. Proprio l'I.S.O.L.A. (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale), istituito dalla Regione Sardegna nel 1957, affidò a lui e a Badas la direzione dell'ente. Tavolara vi si dedicò con dedizione assoluta e i risultati non tardarono ad arrivare: nello stesso anno l'ISOLA partecipò alla Triennale di Milano e fu premiata con la medaglia d'oro.
Si tratta dunque di un’opera di un artista di un grande livello lasciata al degrado, alla mercè delle intemperie ma soprattutto completamente dimenticata e ignorata. Chi deve occuparsene? Il Comune? La Regione? Non lasciamo per l’ennesima volta che un pezzo della nostra storia dell'arte si perda nel nulla.
Nella foto la stele di Tavolara
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