Pietrino Fois
21 marzo 2015
L'opinione di Pietrino Fois
Accise, noi non ci fermiamo e ci appelliamo alla Corte Europea
Da sempre difendiamo i diritti dei sardi rendendoci conto, purtroppo, che il nostro principale avversario è lo Stato italiano; ma mai avremmo pensato ad un governatore della Sardegna che, alzando bandiera bianca ancora prima di combattere, rinunciasse a difendere gli interessi della propria Isola.
Quella delle accise è una battaglia che come Riformatori portiamo avanti dal 2009; nella scorsa legislatura abbiamo approvato la legge che avrebbe permesso alla Sardegna di incassare, oltre alle accise per quanto consumato, anche le accise per quanto prodotto nel nostro territorio dalle raffinerie della Saras e che avrebbe consentito alla nostra Isola, da parte del governo italiano, di ottenere un miliardo di euro in più nel bilancio regionale. La legge di cui sopra, ritenuta incostituzionale da parte del governo centrale, non è stata difesa dal presidente Pigliaru che, rifiutando a priori di costituirsi in giudizio nell’interesse del popolo sardo, ha rinunciato a quel miliardo di euro oggi fondamentale per la ricrescita economica della Sardegna e per l’abbattimento del costo del carburante per i sardi.
Per quanto accaduto, visto e considerato che lo Stato italiano con la complicità del nostro Governatore ha violato più di uno degli obblighi assunti con la sottoscrizione della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, come Riformatori porteremo la protesta di tutti i sardi alle porte di Roma e Bruxelles per difendere il diritto all’uguaglianza e il diritto ad un ambiente salubre.
* ex consigliere regionale
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