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Red 30 aprile 2015
Infanzia e sicurezza: Baca sbarca ad Alghero
Sabato 2 maggio, alle 18, nell´Aula Consiliare del Comune di Alghero, è prevista la presentazione ufficiale di questa associazione Onlus, in un evento aperto a tutta la cittadinanza, con la partecipazione del presidente nazionale “Spagno” e di associati provenienti da tutta la Penisola
Infanzia e sicurezza: Baca sbarca ad Alghero

ALGHERO - «B.A.C.A. nasce con l'intento di creare un ambiente sicuro attorno ai minori vittime degli abusi». Con questa frase, semplice quanto efficace, i rappresentanti di “Bikers Against Child Abuse nella provincia di Sassari, illustrano la loro Mission sul territorio. Occhiali da sole, giubbotto di pelle e motocicletta, questi moderni cavalieri, si propongono «non come semplice protezione, ma si insegna al minore a rialzarsi e ad iniziare a camminare da solo». Anche per questo, sabato 2 maggio, alle ore 18, nell'Aula Consiliare del Comune di Alghero, è prevista una presentazione di questa associazione Onlus, in un evento aperto a tutta la cittadinanza, con la partecipazione del presidente nazionale “Spagno” e di associati provenienti da tutta la Penisola. Per accendere una luce sul loro progetto, per farsi conoscere, per riuscire ad andare aldilà delle apparenze.

Ma cos'è B.A.C.A.? Nasce nel 1995 nello Utah (Stati Uniti) da un'intuizione di “Chief”, biker e psicologo infantile con un'esperienza di abuso nella sua infanzia. Lavorando con un bambino “problematico” che per mesi non usciva neanche di casa, ebbe la prima vera difficoltà professionale. Ma capì e richiamo i suoi vecchi amici bikers: 27 moto, si presentarono davanti alla casa del bimbo, che vide in Chief non più il dottore in giacca e cravatta, ma un biker tra i bikers. La “singolare terapia” non ebbe successo alla prima occasione, ma alla terza volta, il bambino era già da solo in giro, indossando il suo gilet, in sella alla sua bicicletta. Chief capì l'importanza dei bikers come figura di “famiglia unita”, per proteggere psicologicamente i bambini. Nel 2010, il Baca sbarca in Italia, a Cremona, e subito dopo a Brescia. Da li, si diffonde per province e oggi conta nove Sedi Ufficiali a Modena, Pavia, Genova, Aosta, Mantova Imperiae Piacenza, una Sede Temporanea a Treviso e tre Sedi in via di sviluppo Enna, Roma e Sassari, per la prima volta in Sardegna.

Attualmente sono circa 200 in tutta Italia, scelti per la loro serietà. Tra loro, ci sono anche psicologi, psicoterapeuti ed assistenti sociali. «Siamo apolitici e contro la violenza – spiegano – ma siamo anche l'ultimo ostacolo tra il bambino e l'abusatore. Quindi, se tu vuoi toccare un bimbo di Baca, devi passare sui nostri cadaveri». Il 25 aprile, hanno partecipato ad una manifestazione contro la pedopornografia che si è tenuta a Torvaianica (Roma), con 800 bambini presenti e loro, hanno assicurato la sicurezza. «Per diventare un Baca devi essere forte psicologicamente, perchè entri in famiglie disagiate, si viene chiamati da mamme in difficoltà, ci si mette in gioco ogni volta. Sia chiaro, non ci mettiamo in competizione con le Forze dell'ordine, ma collaboriamo con loro. Per esempio, martedì ci siamo presentati alla Questura di Sassari».

Nei giorni scorsi, hanno fatto anche una priva visita all'Ipsia di Sassari. Perchè Baca, oltre che di pedofilia, si occupa e combatte anche il bullismo. Nella provincia di Sassari, i Baca sono attualmente cinque (ma sono previsti ulteriori ingressi): il responsabile della sezione operativa Giovanni “Joker” Biosa, il viceresponsabile Emanuele “Steel” Ninu, la segretaria Laura “Dafne” Marini, il tesoriere Sergio “Cambogia” Campagna ed il responsabile alla sicurezza Adriano “Switch off” Lombardo. Chi volesse ulteriori informazioni, può inviare una e-mail all'indirizzo web “joker.bacaitaly@yahoo.it” o visitare il sito internet italy.bacaworld.org.

Nella foto: alcuni Baca presenti ad Alghero
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