Mariangela Pala
19 giugno 2015
Nuovi atti incendiari, parla il sindaco Wheeler
Il Sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, dopo l´insediamnento ha voluto rilasciare una dichiarazione sui fatti incendiari che hanno nuovamente interessato in queste ore alcuni cittadini di Porto Torres

PORTO TORRES - Non si placa a Porto Torres l'ondata di atti incendiari contro le autovetture o altri beni, come l’ultimo caso accaduto nella notte che ha interessato un deposito “Il Gabbiano” situato nella zona industriale. Una situazione di emergenza divenuta ormai un problema sociale. Il Sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, a margine del passaggio di consegne con il Commissario straordinario, Giuseppe Deligia, ha voluto rilasciare una dichiarazione sui fatti incendiari che hanno nuovamente interessato in queste ore alcuni cittadini di Porto Torres.
«Voglio esprimere prima di tutto la mia solidarietà alle persone e alle famiglie colpite da episodi come questi, che la nostra comunità non può tollerare e accettare. La cittadinanza di Porto Torres è unita: questi fatti criminali non fanno parte della nostra cultura e del nostro modo di pensare e di agire. Non ci appartengono. Sappiamo che le forze dell’ordine, dopo l’ultimo tavolo sulla sicurezza che si è svolto in Prefettura, hanno comunque alzato la guardia. Credo che molto lavoro debba ancora essere fatto. La nostra interlocuzione con chi si occupa di sicurezza sarà periodica e valuteremo insieme agli operatori le modalità per mantenere l’attenzione ancora più alta. Chiediamo anche ai cittadini di supportarci e di segnalare comportamenti che possono minare il normale svolgimento della vita della comunità. Mi auguro – conclude il sindaco – che i colpevoli di queste azioni possano essere presto assicurati alla giustizia».
Alla luce degli ultimi atti incendiari - anche ieri incendiari hanno preso di mira l’ auto di un operaio - è indispensabile affrontare l’argomento e aprire un dibattito serio e costruttivo. La questione sicurezza, oramai, è divenuta un dramma sociale di non poco conto, ove non bastassero gli innumerevoli fattori ostativi che alimentano uno stato socio economico ormai in profonda crisi nella vita di imprese, liberi professionisti, pensionati, giovani disoccupati e famiglie. Un quadro decisamente cupo che deve essere contestato, principalmente dalle istituzioni, dalla popolazione tutta e risanato con il supporto di tutti.
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