Giuseppe Marceddu
9 settembre 2015
L'opinione di Giuseppe Marceddu
La voce della satira: Sean e Agorà 2
Il sole ha iniziato la sua fase calante e le ombre dei palazzi si allungano sulla piazza. La gente arriva alla spicciolata. L’evento è fissato per le 19.30, Mr. Sean incontra i cittadini per la seconda volta dopo la sua elezione. All’ora stabilita 136 simpatizzanti sono in piedi davanti alla scalinata d’ingresso al municipio. Alle 19.40 il sindaco arriva insieme al resto della giunta comunale che si occulta dietro i piloni del palazzo. Sean sale sul gradino più alto e prende la parola. «Cari concittadini, vi ho chiamati qui in raccolta per aggiornarvi sull’operato della nostra amministrazione in questo secondo mese di mandato. Alcuni di voi sono già al corrente del nostro lavoro grazie ai 17.238 post su Facebook, ma non quei tre vecchietti seduti sulla panchina là in fondo». I vecchietti si fissano fra loro con sguardi dapprima perplessi, poi d’intesa. Si voltano verso il primo cittadino, sollevano insieme la mano destra, insieme la rivolgono al sindaco e insieme chiudono contemporaneamente l’indice, l’anulare e il mignolo. La folla comincia ad eccitarsi. «Vai Sean!» si sente fra le voci. Sean riprende.
«Chiedo al sindaco Sassu… ehm, scusate, al vice sindaco Sassu di passarmi il promemoria». Il vice sindaco porge i fogli a Sean e con la mano sinistra gli manda segnali come il ricevitore al lanciatore nel baseball. Sean inizia a sciorinare date e relativi impegni portati a termine comprese le 27 richieste di sfida a Candy Crash Saga al sindaco di Stintino Diana, ma dal quale non ottiene risposta e le 14 per giocare a Criminal Case al sindaco di Sassari Sanna che risponde con un messaggio in privato: «Mi se me la finisci!». «E' un mafioso piddino!» La folla si scalda. «Sean! Sean! Sean! Sean!». Il nostro risponde al saluto di una adepta che sviene all’istante mentre un’altra grillina ne approfitta per rubarle gli orecchini.
L’annuncio dell’incasso di 75 € dall’asta per la vendita dei microfoni mai utilizzati della sala consiliare, quelli degli assessori e dei consiglieri di maggioranza, manda in visibilio la folla che finalmente vede prossimo il reddito di cittadinanza. Con la mano sul cuore e la voce rotta dall'emozione, sotto lo sguardo con occhiolino del vice sindaco, si rivolge ancora al suo popolo. «Il 16 agosto, io e la giunta, ci incontriamo il mattino presto davanti al palazzo comunale per partire alla volta di Chilivani. Dobbiamo commemorare il nostro concittadino Frau e il collega Carru caduti nel vile agguato di vent’anni fa.» Si asciuga una lacrima mentre il vice sindaco gli mostra il pollice alzato.
«Ma al momento di partire ho riflettuto un attimo, non mi capita spesso di farlo e quando lo faccio ho mal di testa per giorni e ho realizzato che mai e poi mai avrei strumentalizzato quella commemorazione per fini propagandistici davanti alle telecamere e ai giornalisti. Ho deciso così di rinunciare alla trasferta e l'ho comunicato ai miei assessori». Gli assessori alla notizia reagirono con compostezza per i primi diciotto secondi, poi, chi si scambiò un cinque, chi fece tre capriole all’indietro, chi saltò sul cofano di una macchina a pugni alzati, chi prenotò all'istante un lettino alle Saline. I 138 presenti (nel frattempo s'era aggiunta una coppia di turisti svizzeri che vedendo il personaggio sul palco improvvisato decidevano di attendere l'inizio del concerto trush rock) alzano insieme le mani al cielo e intonano un coro da stadio. Sean alza a sua volta il braccio per calmare gli adepti e quelli sotto la proiezione dell’arto si inginocchiano in un nanosecondo baciando il pavimento di gomme spiaccicate.
Alla turista svizzera cade la palla del gelato sulla nuca di un attivista, membro della security, genuflesso e con le labbra stampate sul lurido. Sean riprende l’elenco e ricorda la pubblicazione su Facebook di 97 video di concerti Heavy Metal, il più morbido dei quali mostra il cantante che divora la testa di un caprone vivo mentre sodomizza un fan che si tagliuzza le braccia con una lametta, i 78 post di ordinanze da lui emesse sul divieto e poi sulla sua revoca nell’uso dell’acqua domestica e 23 nuove richieste per sfidare a Candy Crush Saga il sindaco Diana che alla fine risponde: «Hai finito di rompere i coglioni?».
L'intervento da supereroe in mutande Turtle's Saviour con la quale ha strappato al pericolo la tartaruga Calvì, salvandola dalle famigerate camicie bianche panciute e che gli è valsa la medaglia d'oro al valore del popolo Ninja nonché il diritto alla pubblicazione di un post lucido e chiaro su Facebook, viene celebrato dal pubblico con il canto dell'inno americano in portotorrese. Sull’approvazione del bilancio dei tecnici in consiglio comunale si commuove nel confessare che è stato il miglior trattato di programmazione economica che avesse mai letto dopo «Zio Paperone e la sfida a Rockerduck». La massa grillina offre al cielo la fiammella degli accendini rubati. «Forti delle nostre esperienze nel campo, per le competenze ampiamente dimostrate in questi due mesi, abbiamo raggiunto un accordo con l'amministrazione comunale di Sassari: io e il resto della giunta puliremo Piazza Tola ogni domenica mattina in cambio delle registrazioni di vecchi interventi degli assessori sassaresi in consiglio,» annuncia Sean «pertanto ci siamo attivati per riacquistare diciasette microfoni nuovi, completamente biodegradabili, realizzati a mano dagli Otochipo, una tribù amazzonica, con foglie di Heliamphara e radici di Kapok con una determinazione di impegno di spesa di appena 38.460,55 €.»
«Sii! La natura prima di tutto!» urla un adepto, accecato dal fumo della Gauloise che teneva fra le labbra prima che un tizzone di tabacco s'infilasse nell'abito 100% acrilico, facendolo prendere fuoco con un unica fiammata che inceneriva l' accolito in un attimo lasciando le sue sole scarpe di cuoio intatte sul pavimento. Sean chiude la carrellata dell'elenco con queste precise parole: «Per la trasparenza che mi contraddistingue e per la mia avversione verso coloro che approfittano della posizione di potere per ottenere degli odiosi privilegi, a seguito di voci circolate su Facebook, vorrei dirvi che il fine settimana del 29 e 30 agosto non sono andato con la mia famiglia all'Asinara dove non ho dormito nel Palazzo Reale perché non ero lì per un evento istituzionale e non l'ho fatto non non pagando e pertanto non a spese dei cittadini, ma purtroppo, a causa della puntura di una simpatica e innocente Vespula Vulgaris che mi ha lasciato un deficit di memoria, non posso confermarlo né smentirlo.» Apoteosi.
«Onestà, onestà, onestà!!!» gridano gli adepti mentre ognuno di loro sfila il portafogli di quello che gli sta davanti. «Io avrei concluso, se qualcuno degli assessori vuole aggiungere qualcosa...» Il vice sindaco ha un attacco di cuore. Tre assessori si scuotono come colpiti da una scarica elettrica poi scappano via, dileguandosi tra le vie del centro storico. L’unico che rimane sotto il portico è l’assessore Ziruly, pietrificato dal terrore. Sean lo guarda, poi, con fare paterno, lo invita a salire sulla sommità della gradinata. Il Ziruly raggiunge il sindaco in totale stato di trance. «Vedete» attacca il “codelluto” «quest'uomo è il simbolo del Movimento. Quest'uomo è un esperto professionista che ha lavorato per anni in comune sotto le amministrazioni di mafiosi e corrotti. A lui è stata rinnovata ripetutamente la convenzione per le sue indiscutibili competenze!» Il vice sindaco combatte contro un ictus incipiente. «Quest'uomo, come ho dichiarato alla carta straccia Nuova Sardegna, non ha MAI preso incarichi per lavori pubblici e vi sconsiglio di perdere tempo nel controllare negli uffici comunali. Quest'uomo s'è messo a disposizione di tutti voi ricoprendo l'incarico delicato di assessore ai lavori pubblici, urbanistica e, cosa del tutto comprensibile, edilizia privata».
Il vicesindaco non riesce a trattenere una scarica di diarrea. Il vigile urbano dietro di lui perde i sensi. «Quest'uomo ha rinunciato a una grossa parte dei compensi del suo lavoro dello studio tecnico che condivide con la consigliera di maggioranza Lelly e si accontenta di poco più della misera cifra di 900 € al mese di indennità di carica per i prossimi cinque anni!» Il vice sindaco, completamente sozzo di cacca, dà tre craniate al palo della luce. «Quest'uomo si sacrifica per voi rischiando di perdere il portafoglio clienti costruito in un ventennio di duro lavoro. Quest'uomo, fra cinque anni, potrebbe essere costretto a ripartire da zero ma con la coscienza ricca del sacrificio offerto per il bene della comunità!» Il vice sindaco non respira più. Ad uno dei tre vecchietti parte una scoreggia. Sean abbraccia il Ziruly, saluta e indietreggia con un moonwalk alla Billie Jean sparendo dentro il palazzo comunale. Gli adepti onorano il capo con un ultimo saluto di braccio destro teso e con un unico urlo: «Heil!» poi, alla spicciolata come erano venuti, abbandonano la piazza portandosi via chi le marmette dei gradini, chi il cordolo dell'aiuola, chi i bicchieri del Bar Sport. Rimane solo il Ziruly, impalato sul gradino più alto, con una espressione da mammut perplesso sul volto. Una busta di plastica si alza in volo e spinta dal vento va a piantarsi sulla faccia dell'assessore. «E il concerto?» chiede la turista svizzera al marito.
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