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Alguer.itnotiziecagliariOpinioniOpereSu ecocentri mentalità pericolosa
Paolo Casu 10 settembre 2015
L'opinione di Paolo Casu
Su ecocentri mentalità pericolosa
<i>Su ecocentri mentalità pericolosa</i>

Quando si è contrari alla realizzazione di qualcosa, si vota Contro, ne a favore e ne utilizzando il Voto di astensione. Prescindendo dalla mia posizione personale vista da tecnico prima ancora che da Cittadino, ritengo pericolosi e inquinanti gli eco-centri, da qualsiasi parte geografica essi siano locati, ma tralasciando tutto ciò, credo che occorre fare un distinguo sulle due Delibere approvate ieri dall’Aula Consiliare, con il mio voto totalmente contrario rispetto a chi invece, ha preferito tenere una posizione “soft” e assai “ambigua” su questo argomento.

Nel caso della localizzazione nella Via San Paolo è evidente che i propositori hanno avuto una visione della Città futura davvero assai confusionale e anche abbastanza nebulosa. Non è pensabile che la principale zona di ingresso alla nostra Città, sia stata scelta quale luogo fisico, per la realizzazione di una qualsiasi struttura di conferimento di qualsivoglia tipologia di rifiuto, che, oltre alla permanenza fisica degli stessi rifiuti nella stessa struttura, implica un passaggio continuo di grandi mezzi meccanici e di trasporto per lo scarico e il carico degli stessi rifiuti.

Non comprendo, peraltro con quale mentalità retrograda e pericolosa, si possa pensare di creare nella stessa zona un’area di sosta per camper, che dovrebbe invece rappresentare una struttura turistica d’elite per questa nuova e sempre in maggiore forma di turismo, in un’area che dovrebbe andare ad assumere invece, una nuova forma di opportunità per il nostro turismo, i nostri eventi e la nostra cultura, essendo la zona di San Paolo, a poche centinaia di metri dal comparto ambientalistico protetto di Santa Gilla. Nel caso di Sant’Elia viene praticamente impossibile giustificare e condividere una simile scelta, che andrà ad incidere negativamente sulla vivibilità della stessa zona, oltre che ipotecare tutti gli sforzi che da anni si stanno compiendo, per riqualificare e rivalorizzare un quartiere che deve ritornare ad essere un fiore all’occhiello per il nostro turismo e per gli stessi abitanti della zona. Basta fare pochi passi nel rivalorizzato lungomare di S, Elia per capire come i lavori appena conclusi siano già caduti nel dimenticatoio, con strutture appena terminate inutilizzate e già abbandonate. In tutto questo perché i Cittadini non sono stati informati e perché non hanno giocato il ruolo di interlocutori con la Pubblica Amministrazione?

Sant’Elia e San Paolo, non possono diventare siti fisici per gli eco-centri perché una simile scelta vuole dire violentare il territorio, privarlo delle sue vocazioni e distruggere le sue potenzialità. A chi mi dice che gli eco-centri non sono pericolosi ne dannosi, rispondo da tecnico che questo non soltanto non è esatto, ma è del tutto incompleto, perché gli eco-centri, se gestiti male, potrebbero diventare delle armi pericolose e micidiali; per intenderci, a Cagliari, si gestiscono male i cassonetti per la raccolta differenziata, figuriamoci quando si dovranno gestire strutture simili cosa potremmo rischiare.

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