S.A.
23 ottobre 2015
Infrastrutture, investimenti in calo Sardegna agli ultimi posti
Nella media degli ultimi quindici anni gli enti locali dell’isola hanno sostenuto ben il 45% degli investimenti contro una media nazionale del 41%

CAGLIARI - La Sardegna non investe più nelle sue infrastrutture che, nel frattempo, continuano ad invecchiare e a perdere efficienza. Risultato? Isola all'11/o posto in Italia superata anche da tante regioni del Mezzogiorno. Nel 2013 le amministrazioni locali sarde hanno investito in opere pubbliche solo 500 milioni contro il miliardo che veniva speso nel 2005 e nel 2006. Fra il 2001 e il 2012 l'indice della dotazione di infrastrutture si è ridotto del 5%: invecchiano soprattutto strade e porti mentre migliorano gli aeroporti e quelle energetiche.
E'ciò che emerge nella ricerca della Cna Sardegna. Nell'isola
infatti, gli enti locali hanno tradizionalmente un ruolo centrale in termini di spesa per le opere pubbliche. Nella media degli ultimi quindici anni gli enti locali dell’isola hanno sostenuto ben il 45% degli investimenti contro una media nazionale del 41%.
«Una quota che si è però progressivamente ridotta proprio a partire dal 2006, quando rappresentava oltre il 60% della spesa totale. Nel 2013 – spiegano Porcu e Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di CNA Costruzioni - le amministrazioni locali hanno investito in opere pubbliche, in termini di nuove opere e manutenzioni straordinarie, soltanto 500 milioni di euro, contro oltre un miliardo che veniva speso nel 2005 e nel 2006: è chiaro che questa flessione ha inciso negativamente sulla qualità delle nostre infrastrutture».
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