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Red 27 gennaio 2017
«Pace e tolleranza per una convivenza pacifica»
A Palazzo Ducale, gli studenti del comprensivo Monte Rosello alto con il progetto “Per non dimenticare” celebrano con il sindaco di Sassari Nicola Sanna, la Giunta comunale ed i consiglieri il Giorno della memoria
«Pace e tolleranza per una convivenza pacifica»

SASSARI - “Per non dimenticare” quello che settantadue anni fa è avvenuto nell'Europa lacerata dalla Seconda guerra mondiale: lo sterminio di oltre 15milioni di persone, tra ebrei, gruppi etnici e religiosi ritenuti “indesiderabili” dall'allora dottrina nazista. Pensieri brevi, parole pesanti come macigni, lette e recitate con forte sentimento, non nomi, ma numeri a significare l'annientamento della personalità di chi, deportato e rinchiuso nei campi di concentramento o di sterminio, non era più considerato un essere umano. Questa mattina (venerdì) i ragazzi della terza B dell'Istituto comprensivo del Monte Rosello alto hanno partecipato alla seduta solenne del Consiglio comunale di Sassari, convocato per celebrare il “Giorno della memoria”. Un'occasione, appunto, per non dimenticare ed aprire una riflessione sul passato e sui genocidi del Ventesimo secolo, da quanto avviene in Africa a quello che sta succedendo ad Aleppo, passando per l'Iran, l'Iraq, l'Indonesia e la Cambogia.

E nell'ambito del progetto “Per non dimenticare”, portato avanti all'interno della loro scuola, i ragazzi hanno recitato versi scritti da loro, immaginando di interpretare loro coetanei prigionieri nei campi di concentramento. E mentre loro leggevano, e commuovevano il pubblico, alle loro spalle venivano proiettate immagini che ben illustravano i testi recitati. Ad accompagnare le letture, la musica suonata da Gian Piero Carta, dell'orchestra jazz della Sardegna. «Anche quest'anno – ha detto la presidente del Consiglio sassarese Esmeralda Ughi – ci ritroviamo per celebrare la memoria di ciò che è stato, per continuare il cammino di comprensione e consapevolezza. Saranno gli studenti a ricordarci che, al di la di ogni specifica differenza, la pace, la comprensione, la convivenza pacifica, sono valori universali e non negoziabili, per la realizzazione dei quali è necessario il contributo di tutte e di tutti ogni giorno», ha concluso.

«Quanto avvenuto 72 anni fa – ha dichiarato il primo cittadino Nicola Sanna – ha dimostrato che l'umanità non è piena dell'umanità intesa come sentimento di solidarietà. L'umanità è anche percorsa da sentimenti terribili che sono quelli propri della discriminazione. Mantenere la pace è difficilissimo, richiede molta tolleranza, molta capacità di comprendere il prossimo e di fare, con il prossimo, un passo in avanti. Il mio augurio, allora – ha concluso – è quello di saper usare il giusto grado di tolleranza, per risolvere i problemi, non respingerli». Al dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Carla Fundoni, Francesca Arcadu, Mario Pala, Maurilio Murru e Nicola Lucchi. In aula erano presenti anche gli insegnanti che hanno preparato i ragazzi nel progetto Elena Ganadu, Franca Zarra, Carlo Cubeddu, Andrea Fonnesu e la dirigente Rita Spanedda.

Nella foto: un momento dell'incontro



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