Alla chiusura dei giochi rifiutate poco più di 100 tessere in via Mazzini, perchè non ritirate di persona dagli iscritti. Dopo circa tre anni di lotte intestine è probabile che del caso-Alghero se ne occupino direttamente i garanti del partito. Per chi ha creduto in un Pd unito è l'ennesima delusione
ALGHERO - Alle porte del congresso regionale e nazionale del Partito democratico, non c'è pace tra i
Dem algheresi. Passano i mesi, gli anni, e la "diaspora" politica conseguente al pasticciaccio brutto delle elezioni amministrative non accenna a ricomporsi. All'origine di tutto, la forzatura regolamentare che ha impedito lo svolgimento delle primarie in occasione delle elezioni di Alghero, ed ha portato Mario Bruno e una folta schiera di attuali consiglieri comunali e assessori alla candidatura esterna al partito, con la successiva espulsione, seppur ufficialmente mai notificata, a firma del segretario del circolo locale Mario Salis [
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Il resto è cronaca: Il Pd ad Alghero in occasione delle Comunali del 2014 va incontro ad un tracollo che non ha pari a livello nazionale, attestandosi al 13,4% quando nello stesso giorno segna il massimo storico di consensi alle Europee sfiorando il 40%. Nel momento più favorevole - al governo in Provincia, Regione e a Roma - la sconfitta di Alghero porta il partito locale sempre più ai margini della vita politico-amministrativa, ed inizia una lunga guerra fatta di personalismi, rancori e posizionamenti. Nel frattempo autorevoli esponenti
Dem oggi ricoprono ruoli-chiave nell'amministrazione e nelle partecipate. Un odio amplificato dall'ingombrante presenza del sindaco eletto su tutti i palcoscenici regionali e nazionali: emarginato in via Mazzini, l'ex Casa del Popolo oggi sede di circolo ad Alghero, accolto ed eletto in rappresentanza
Dem all'Anci nazionale. Un paradosso che non ha risparmiato anche alcuni consiglieri: Tra tutti il caso eclatante di Giusy Piccone, espulsa ad Alghero ma regolarmente convocata nell'assemblea nazionale del partito di cui è dirigente (l'unica di Alghero, tra le poche in Sardegna).
Il caso-tessere. Dopo le peripezie dello scorso anno, quando ad un cospicuo numero di tesserati algheresi sono stati restituiti i soldi perchè la Commissione di garanzia riunitasi a Sassari ha ritenuto non valide le procedure (solo per Alghero), anche il tesseramento del 2016 si chiude col botto. Allontanato domenica sera dalla sede di via Mazzini il consigliere regionale Luigi Lotto che consegnava poco più di 100 tessere (utili all'apertura di un nuovo circolo territoriale) di militanti che fanno riferimento a tutte le altre aree regionali e nazionali ma lontane dall'attuale segreteria cittadina. Niente da fare però, il regolamento non ammetterebbe la possibilità - peraltro da sempre utilizzata in larga misura nel resto della Provincia di Sassari - di ritirare pacchetti di tessere, così Mario Salis e Cicci Peis hanno rifiutato il tesseramento.
Nella foto: Luca Lotti (Pd) ad Alghero