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Red 26 agosto 2017
Mamatita, Alghero teatro a cielo aperto
Da martedì 29 agosto a venerdì 29 settembre, la Riviera del corallo sarà invasa da artisti, eventi e turisti. La manifestazione è stata presentata questa mattina. Gode del sostegno della Fondazione e del patrocinio dell'Amministrazione
<i>Mamatita</i>, Alghero teatro a cielo aperto

ALGHERO – Con “Mamatita Festival” la città si fa teatro. Da martedì 29 agosto al 29 settembre, un mese intero di spettacoli, laboratori, giochi, installazioni, alla riconquista degli spazi urbani, delle aree verdi, delle vie e delle piazze. Tutto in nome dell’arte di strada, del teatro ed altre specialità tipicamente itineranti, come quelle circensi. Alghero è pronta a trasformarsi in un grande teatro diffuso con eventi in tutta la città. Oltre un mese di appuntamenti per un grande festival pensato per Alghero, ma che attraversa il Mediterraneo. Ideato ed organizzato da Spazio T, con la scuola di circo Fuma che’nduma, per la direzione artistica di Chiara Murru, Mario Barnaba e Giuseppe Porcu, Mamatita Festival è stato presentato oggi (venerdì), nel corso di una conferenza stampa nel dehors del Caffè de Pazzi, in Piazza dei Mercati.

Si parte con i laboratori a numero chiuso tenuti dai maestri di Fuma che ‘nduma, una delle più importanti scuole di circo contemporaneo in Italia, che opera da vent’anni in Piemonte ed annovera tra i suoi fondatori l’algherese Giuseppe Porcu. Una quarantina fra i migliori artisti delle fucine di Fuma che ‘nduma invaderanno la città con laboratori e spettacoli. Per la prima volta in città, sarà possibile sperimentare le magiche arti circensi in percorsi strutturati di otto lezioni da un’ora e mezza ciascuna. Gli appuntamenti sono fissati per mercoledì 30 agosto, venerdì 1, lunedì 4, mercoledì 6, venerdì 8, lunedì 11 e venerdì 15 settembre, sempre dalle ore 18 alle 23. Dai sette anni in su, non c’è alcun limite di età per iscriversi ai laboratori di Acrobatica aerea in Piazza dei Mercati, o a quelli di Palo cinese, di Equilibri, di Roue Cyr e Clown a Lo Quarter, o ancora a quelli di Danza contemporanea e di Giocoleria al Mercato civico. Ovviamente, i laboratori sono divisi per fasce d’età ed a numero chiuso. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni è possibile telefonare al numero contattare 333/2742858. Per chi invece volesse sperimentare le arti circensi in maniera meno impegnativa, ci sarà il Circobus, un furgone colorato, stracolmo di attrezzi di circo, con i suoi laboratori gratuiti all’aperto. Il Circobus aprirà sempre dalle 18 alle 22. Mercoledì 30 agosto sosterà in Largo Guillot, nel quartiere Sant’Agostino; venerdì 1 settembre in Largo San Francesco; lunedì 4 a Fertilia e poi ancora in Largo Guillot.

Nel fitto e ricco programma di Mamatita festival, l’arte circense è decisamente protagonista. L’evento algherese porta per la prima volta in Sardegna il Circo Paniko. L’ensemble di artisti (acrobati, musicisti, attori e circensi) atterra in Piazza Sulis con il suo chapiteaux da 160 posti e, da domenica 17 a mercoledì 27 settembre, alle ore 20.30, porterà in scena “Gran Paniko al Bazar”, un surreale spettacolo di circo contemporaneo. La realizzazione di un circo in Piazza Sulis rappresenterà uno straordinario esperimento di rigenerazione urbana dedicata all’arte. Lo chapiteaux ospiterà, oltre agli spettacoli del Circo Paniko e ad alcune perfomance durante la grande festa di Sant Miguel, un dibattito sulle ragioni della cultura come veicolo di comunanza tra i popoli.

Sabato 16 settembre, si scopriranno e si approfondiranno insieme le ragioni di una grande collaborazione per un evento destinato a ripetersi nel tempo con l’obiettivo di creare un ponte stabile tra Sardegna, Sicilia e Catalogna. In Italia, Circo Paniko è la compagnia di circo contemporaneo più numerosa, composta da una ventina di artisti presenti in scena e provenienti da diverse parti del mondo. Circo Paniko è un circo contemporaneo senza animali, creato da artisti non discendenti da famiglie del circo tradizionale. Nasce nel 2009 ed è il primo circo contemporaneo nato in Italia. Fonde tecniche circensi, musica, teatro e danza acrobatica. In questi anni, la compagnia ha prodotto e realizzato in modo del tutto autonomo sette spettacoli. “Gran Paniko al Bazar” è l’ultimo in ordine di tempo e sta riscuotendo un successo straordinario nell’arco di un tour che ha portato quelli del Panikosu e giu per l’Italia ma non solo. Gran Paniko al Bazar unisce circo, comicità e musica dal vivo. La musica dal vivo contraddistingue da sempre il Circo Paniko. I musicisti non finiscono mai di scambiarsi gli strumenti: dal contrabbasso al pianoforte, dalla chitarra elettrica al sitar indiano, dipingendo l’atmosfera con diverse sonorità: jazz, swing, cumbia, balcanica, musica orientale, punk, valzer e bolero. E mentre la colonna sonora va, le arti circensi stupiscono con tecniche di palo cinese, danza acrobatica, trapezio, equilibrismo e molto altro ancora.

Ma Mamatita Festival è molto altro ancora. Da Luigi Ciotta ai Fratelli La Strada, da Nicola Virdis a Fernando Posse, da Riki Tanca a Nadia Imperio, dalla Ditta Vigliacci a Fidelio, da Antonio Bonura (in arte Drago Bianco) agli spagnoliCia Zero. Ci sarà tutto il tempo di raccontare dei loro spettacoli, delle loro storie, di quello che c’è dietro la loro arte, la loro preparazione. Ci sarà più di un mese. Esibizioni “a cappello”, che faranno respirare alla città, al suo centro storico, alle sue periferie urbane, un’aria nuova, una ventata di sperimentazione, alla riscoperta collettiva del valore dell’arte in strada, tra la gente. «Per noi di Spazio T la rinuncia a un nostro spazio è stata per certi versi dolorosa dichiara Murru - ma ci ha permesso di renderci conto che lo spazio per l’arte, per il teatro, per la creatività c’è, ed è tutta la città. Col Mamatita Festival torniamo alle origini e creiamo le condizioni favorevoli per un appuntamento destinato a crescere e a ripetersi attraverso un’intensa attività di laboratori, incursioni e di spettacoli che invaderanno la città per un mese».

«Prima il circo era un’attività dinastica, inaccessibile, oggi è un’attività alla portata di tutti grazie alle scuole. È a metà tra sport, arte e socializzazione. Sono molto contento di poter portare ad Alghero – sottolinea Porcu - la mia città, il frutto di un lavoro che va avanti da vent’anni per promuovere le arti circensi e del teatro di strada». «Sono molto contento – aggiunge Barnaba – perché quella che sembrava una pazzia è diventata realtà, un festival lungo un mese tra formazione, meeting, teatro di strada, nuovo circo, danza. Tutto ad Alghero, al centro del Mediterraneo, dove una città intera si fa teatro». «Mamatita Festival ha il mio sostegno più convinto – dichiara il sindaco di Alghero Mario Bruno - sono contento di questa bellissima iniziativa che abbiamo condiviso per Alghero». «Questo progetto l’abbiamo caldeggiato e condiviso, perché va esattamente nella linea della programmazione che abbiamo in mente, a iniziare da Cap d’Any. La dimensione internazionale dell’appuntamento, il suo legame con la strada, con l’idea della performance, del coinvolgimento del pubblico, sono sicuramente fattori su cui intendiamo puntare», conclude il presidente dell Fondazione Alghero Raffaele Sari Bozzolo.

Nella foto: Giuseppe Porcu e Chiara Murru



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