Red
1 settembre 2017
Mamatita, Alghero un grande circo all’aperto
Grazie al “Mamatita festival–La città si fa teatro”, da alcuni giorni la Riviera del corallo è invasa da giovanissimi e preparatissimi artisti circensi. Cresciuti alla scuola di Fuma che ‘nduma, dell’algherese Giuseppe Porcu, tengono laboratori e spettacoli in giro per la città

ALGHERO - Il loro grande chapiteaux è la Riviera del corallo. Hanno messo base al camping Laguna Blu, dove dormono e dove sostano i loro mezzi da viaggio. La cucina è a Lo Quarter, dove un gruppo di mamme “cuoche e volontarie” si alterna ai fornelli per tutta la truppa. Tengono corsi tra l’ex mercato civico di Piazza Pino Piras e le altre piazze di Alghero, viaggiano a bordo di un circobus stracarico del loro armamentario, da far provare a ragazzi di tutte le età, in città, in periferia, in spiaggia. Sono i giovani insegnanti di Fuma che ‘nduma, un esercito di trentasei giovanissimi artisti circensi formati nelle migliori scuole di circo contemporaneo d’Italia. Da qualche giorno, sono sbarcati in città al seguito di Giuseppe Porcu, algherese trapiantano da vent’anni in Piemonte. Si occupa di teatro, ma da tanto tempo ha scoperto la passione per il circo e per questo mondo meraviglioso, magico, che fonde arte, sport, abilità motorie, socializzazione, mescolanza e contatto col pubblico. È lui il fondatore di “Fuma che ‘nduma”, espressione piemontese che in sardo si può sintetizzare con un semplicissimo “Ajò”.
“Facciamo che andiamo”, ha detto Porcu, e loro hanno risposto al richiamo della prima edizione di “Mamatita festival-La città si fa teatro”. Da mercoledì, hanno trasformato Largo Guillot, Piazza dei Mercati ed altri spazi del centro in grandi palestre all’aperto. Da ieri, stanno comparendo qui e li per le strade di Alghero con una serie di performance a cappello. Alterneranno le loro esibizioni con il calendario dei laboratori che caratterizzeranno tutta la prima parte del festival ideato da Spazio T con Fuma che ‘nduma, per la direzione artistica di Chiara Murru, Giuseppe Porcu e Mario Barnaba. La scuola di circo contemporaneo Fuma che ‘nduma è una delle più importanti realtà italiane di formazione circense contemporanea. Porcu l’ha fondata con il siciliano Francesco Sgrò. Oggi, si sono aggiunti a loro Riccardo Massidda (anche lui sardo), Teresa Noronha Feio (portoghese) ed una squadra di giovani insegnanti cresciuti nella scuola, che attualmente opera in cinque città e conta quattrocento allievi di età compresa tra i quattro ed i vent'anni. Grazie a Mamatita, da qualche giorno Fuma che ‘nduma è a caccia di aspiranti acrobati, giocolieri e clown in giro per Alghero. Merito dei trentasei fra i migliori artisti delle fucine piemontesi, che hanno invaso la città con laboratori e spettacoli.
Per la prima volta, in città è possibile sperimentare le magiche arti circensi in percorsi strutturati di lezioni da un’ora e mezza ciascuna. I prossimi appuntamenti sono fissati per oggi (venerdì), lunedì 4, mercoledì 6, venerdì 8, lunedì 11 e venerdì 15 settembre, sempre dalle ore 18 alle 23. Dai sette anni in su, non c’è alcun limite di età per iscriversi ai laboratori di Acrobatica aerea, Danza contemporanea e di Giocoleria al Mercato civico, o a quelli di Palo cinese, di Equilibri, di Roue Cyr e Clown in Piazza Lo Quarter. Ovviamente, i laboratori sono divisi per fasce d’età e sono a numero chiuso. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni, è possibile telefonare al numero 333/2742858. Invece, per chi volesse sperimentare le arti circensi in maniera meno impegnativa, c’è il Circobus, un furgone colorato, stracolmo di attrezzi di circo, con i suoi laboratori gratuiti all’aperto. Il Circobus aprirà sempre dalle 18 alle 22. Oggi sosterà in Largo San Francesco, lunedì 4 a Fertilia e mercoledì 6 in Largo Guillot.
Camminare sul filo, sperimentare la bicicletta con una ruota sola, stare in equilibrio su un Rola Bola, imparare le tre palline sono il sogno un po’ di tutti. È per questo che da vent'anni la scuola circense di Porcu e soci offre in centinaia di piazze di tutta Italia a bambini ed adulti la possibilità di cimentarsi in quelle arti dal sapore magico ed antico. Senza tralasciare il valore pedagogico e lo sviluppo del coordinamento oculo-manuale e dell’equilibrio instabile. Come spiega Giuseppe Porcu, «giocare a fare il circo è abbattimento dei pudori, potenziamento della coscienza di sé, dell’autostima, della concentrazione, è aggregazione - per questo, sostiene - il circo per l’infanzia entra sempre di più nelle scuole e nelle famiglie». Addirittura, «le nostre scuole pomeridiane sono frequentate da trecento allievi – sottolinea – un migliaio di ragazzi frequentano i laboratori del mattino nelle scuole elementari, oltre 10mila all’anno sperimentano con il Circobus le magiche arti del circo, anche solo per un giorno nella vita. Il circo è cambiato profondamente. Oggi è un’arte che fonde altri linguaggi, dal teatro alla danza, dalla musica alla pittura. Il circo contemporaneo, attraverso il volteggiare di corpi e oggetti, racconta storie, miti, fiabe, tradizioni, paure e desideri. Il circo si sta sviluppando in Italia in maniera vertiginosa e irresistibile, migliaia di bambini entrano in una scuola di circo per sviluppare le proprie abilità psicomotorie o semplicemente per sognare di diventare un acrobata, un clown, un giocoliere. E ora tocca anche ai bambini di Alghero. Di tutte le età».
Nella foto: laboratori in Largo Guillot
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