ALGHERO – Davide Della Tommasina, almeno a prima vista non sembra il prototipo del giocatore moderno. Meno alto di altri, cerca di recuperare quello che perde nella potenza, con la velocità. Il diciottenne massese, attualmente 1542esimo nella classifica Atp, quest’anno è salito fino alla piazza numero 1462. In doppio, proprio questa settimana ha migliorato il suo record, toccando quota 855, arrivando in finale nel Future di Torre del Greco, e le semifinali nei tornei di Bologna, Palazzolo, Parma, Teramo e Trieste.

Presentati a tutti quelli che non ti conoscono tennisticamente.
«Sicuramente preferisco le superfici veloci. Ancora meglio se indoor. Lì si giocano pochi scambi, c’è poco tempo per pensare. Le mie caratteristiche? Servo bene, gioco benino a rete, riesco a stare rapido e basso sui rimbalzi. Diciamo che mi adatto bene. Il rovescio è il mio colpo migliore, anche se poi magari in partita è meno sicuro».

Quando hai iniziato a giocare a tennis?
«Ho iniziato a sei anni, a Massa Carrara, nel circolo dove mio padre insegnava. E’ lui che mi ha avvicinato al tennis, la mia grande passione. Lui non mi ha mai costretto, infatti mi ha fatto provare anche il calcio ed il nuoto».

Ora con chi giri per tornei? Con chi sei qui ad Alghero?
«Con Michele Montalbini, il tecnico federale con cui lavoro da un paio d’anni. Mi trovo bene con lui, perché oltre ad essere un buon maestro di tennis, per me è anche un maestro di vita. Mi da sempre consigli utili per un ragazzo della mia età».

Hai appena iniziato a giocare certi tornei. Come ti sei trovato?
«L’impatto è stato duro, perché magari giochi subito con gente forte. Se hai qualità e giochi bene a tennis, riesci. E’ difficile salire in classifica, ma ogni incontro è tutta esperienza».

Qual è il tuo programma per l’ultima parte della stagione?
«Farò tutti i tornei in Sardegna, poi giocherò ad Arezzo. Dopo un periodo di allenamento andrò in Sudamerica, il posto dove ci sono Futures invernali dove c’è il miglior livello ela migliore ospitalità, rispetto, per esempio, all’Africa o ai paesi dell’Est».

Qual è il tuo obbiettivo per il 2008?
«Sotto i mille entro la fine del 2008. E’ un obbiettivo serio, ci credo ed è una cosa fattibile».

Qui giochi il doppio col neozelandese Daniell.«Si, ma normalmente faccio coppia con Giannessi e, quando non c’è, mi arrangio. Ma preferisco giocare con lui perché mi trovo bene anche come tipo di gioco».

Segui altri sport? Per esempio, il calcio?
«Certo. Tifo Milan. Tutta la mia famiglia è milanista e, quando posso, vado anche allo stadio».

Segui anche la politica? Ti interessa?
«Credo nelle cose giuste, ma non credo che stia a qualcuno cos’è giusto per gli altri. Credo nei principi da seguire. La politica mi sembra un gran casino e finché giocherò a tennis, non mi voglio impicciare».

Nella foto: Davide Della Tommasina