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Antonio Burruni 17 settembre 2008
Tennis: Gino Asara, serietà in campo e fuori
Il tennista tempiese alterna ai tornei, gli studi di giurisprudenza
Tennis: Gino Asara, serietà in campo e fuori

ALGHERO – Gino Asara compirà ventitre anni tra un mese, ma dimostra di avere già le idee chiare ed una serietà non comune alla sua età. Il tempiese, come miglior posizione nella classifica mondiale di doppio, ha raggiunto il numero 1675.

Che tipo di tennista sei tecnicamente e tatticamente?
«Gioco prevalentemente da fondo campo e corro molto. La mia superficie preferita è la terra battuta, ma mi piace anche il veloce. Ho una buona battuta e faccio più punti col dritto. Ultimamente scendo anche a rete per chiudere un po’ di punti. Riesco ad approcciare meglio».

Come e quando hai iniziato a giocare a tennis?
«A nove anni con mio padre, a Calangianus. Poi, più seriamente al Tc Terranova, verso i dieci-undici anni. Ci sono stato due anni ed ho iniziato a fare qualche risultato, trasferendomi poi per quattro anni ad Arzachena. Al Geovillage ho giocato seriamente e ho anche preso la Maturità Scientifica. Ho giocato un anno a Pavia e questo sarà il terzo anno alla Torres. Comunque ho fatto anche altri sport. Per esempio, fino ai diciassette anni ho giocato a calcio».

Hai detto che hai giocato un anno a Pavia. Come mai?
«Ho voluto fare un’esperienza fuori. Mi allenavo in un’accademia di Milano 2 ed allora ho giocato la Serie B a Pavia».

Qui ad Alghero hai pescato una testa di serie, Knittel. Che gara ti aspetti?
«Finché non entro in campo non lo so. Io, soprattutto quest’anno, sto salendo un po’ di più».

Purtroppo per Asara, il tedesco si è dimostrato un osso troppo duro, vincendo con un periodico 6-2.

Già lunedì sei uscito in doppio, giocato in coppia con Maddau.
«Si, ma noi giochiamo poco il doppio. Nel campionato a squadre gioco qualche volta con Federico Pintus».

Hai detto che ti sei diplomato. Fai l’università?
«Si, studio Giurisprudenza. Sarei al terzo anno effettivo, ma i primi due anni da iscritto, ero fuori e non ho praticamente dato esami».

Proseguirai il tour dei tornei internazionali in programma in Sardegna?
«Si, continuo con i Futures sardi. Poi, forse, proverò a giocare qualche torneo fuori. Dipende da come sto fisicamente, perché a fine stagione sono un po’ stanco. Giocherò il campionato di Serie A con la Torres, vedremo cosa dirà il maestro Di Meo».

Cosa fai nel tempo libero, tra un match e l’altro?
«Sono molto serio, esco poco. Il tennis è un gioco fisico, se esco di notte, poi in campo non rendo. Sto al circolo e poi vado a casa».

Nella foto: Gino Asara
15:22
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