La categoria tassisti
23 giugno 2004
Tassisti, troppe licenze Il Comune così ci affama
Secondo la categoria l’aumento di oltre il doppio delle autobianche porterà una notevole diminuzione del reddito, l´illusione di un posto di lavoro e, non ultimo, uno scadimento del servizio

Con la presente nota la categoria tassisti desidera informare cittadini e vacanzieri che in data 14/11/2003 con atto N°57 il consiglio comunale ha provveduto ad approvare il nuovo regolamento del servizio pubblico da piazza "taxi".
Si precisa che una legge quadro del gennaio ´92 regolamenta "l´autoservizio pubblico non di linea" suddividendolo in servizio taxi e noleggio con conducente. Ad Alghero tale servizio è espletato da n.14 licenze di taxi e da n.13 licenze di noleggio con conducente, più circa una quindicina di autorizzazioni di NCC rilasciate, da comuni limitrofi e non, ad operatori algheresi che operano in pianta stabile non rispettando le competenze territoriali.
Tale legge quadro imponeva ai comuni l´emanazione di un nuovo regolamento che si adeguasse alla vigente normativa entro il termine di 2 anni (cioè gennaio ´94). Si ricorda che il vecchio regolamento comunale risale al 1958. Appare perciò evidente il ritardo con cui l´ amministrazione comunale ha provveduto ad adeguarsi.
E´ singolare il fatto che il consiglio comunale non abbia ritenuto opportuno contattare la categoria, così come risulta da un emendamento respinto per la stesura del regolamento stesso, prassi che viene normalmente seguita.
Si sarebbero sicuramente evitati alcuni errori tecnici che agli occhi esperti degli operatori del settore sarebbero apparsi evidenti.
Con la stessa delibera il consiglio comunale ha previsto l´aumento delle licenze nel numero "massimo" di 16, considerando che il servizio possa essere reso al meglio con un numero "massimo" di 30 autopubbliche.
Come normalmente avviene nei casi di riordino di un servizio il consiglio comunale ha ricondotto la necessità di un aumento di licenze "almeno in fase di prima attuazione del regolamento e cioè fino al 30/12/´04" alla effettuazione di uno studio di necessità, così come previsto dall´art. 14 del regolamento. Studio da effettuarsi a carico dell´autorità competente che preveda il soddisfacimento della reale domanda e garantisca una adeguata remunerazione agli operatori (anche i tassisti hanno diritto ad un reddito che garantisca loro un tenore di vita adeguato).
L´art. 14 recita testualmente : “si procederà all´aumento delle licenze solo ed esclusivamente dopo studio di necessità da parte delle autorità competenti e sentite le organizzazioni di categoria”.
Oggi, dopo 7 mesi di silenzio, all´amministrazione è venuta fretta. Vuole provvedere al rilascio di tutte le 16 licenze senza espletamento dello studio e senza il consenso della categoria, contravvenendo a quanto disposto dal regolamento e non rispettando la delibera consiliare.
Appare evidente che un aumento di oltre il doppio delle autobianche porterà una notevole diminuzione al reddito degli attuali operatori, l´illusione di un posto di lavoro ai nuovi arrivati e, non ultimo, uno scadimento del servizio che verrà prestato da operatori scontenti, nervosi, insoddisfatti, con automezzi obsoleti, insicuri, inaffidabili, con tariffe che potrebbero impazzire ecc.
Servizio degno di paesi che noi definiamo terzo mondo o, con un termine più gentile in via di sviluppo, dove l´offerta è sicuramente superiore ma a quale prezzo. E´ opportuno precisare che la categoria, anticipando i desideri dell´amministrazione, ha provveduto ad una riorganizzazione e riqualificazione del servizio costituendo il consorzio "porta d´oro" che comprende 6 soci fondatori più 6 associati su 14 tassisti, che garantisce tra l´altro il servizio notturno con reperibilità.
I tassisti non sono contrari ad un ulteriore miglioramento del servizio che preveda anche un aumento di licenze, sempre previo studio di necessità e sicuramente non nei termini imposti dall´amministrazione. Lo studio si rende necessario per raggiungere il giusto equilibrio fra domanda ed offerta, per non creare disagi all´utenza, per non destabilizzare la categoria e per non creare l´illusione di un congruo reddito agli aspiranti tassisti.
La categoria è disponibile a trattare con gli organismi competenti su basi solide e concrete non su criteri che stanno al di fuori di un ragionamento equilibrato.
Se proprio si deve sbagliare nell´emissione di nuove licenze è meglio farlo per difetto (si può sempre correggere il tiro) che per eccesso (tornare indietro è praticamente impossibile).
Concludendo, nell´auspicio che l´amministrazione faccia un passo indietro e rispetti la volontà consiliare espressa in delibera e nel regolamento, la categoria si dice tanto pronta al dialogo quanto, suo malgrado, ad azioni di protesta.
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