Red
10 giugno 2011
Da Berchidda il giro di Sardegna di Fresu
il giro di Sardegna in musica per i cinquant´anni del trombettista. Il quintetto “storico” e la Banda “Bernardo De Muro” in concerto all´ex Caseificio (inizio ore 21.30)

BERCHIDDA - Il conto alla rovescia è quasi terminato, tutto è pronto: il grande viaggio in musica ideato da Paolo Fresu per festeggiare i suoi cinquant'anni può iniziare. E come base di partenza anche simbolica per la straordinaria impresa di ““!50” - una corsa mozzafiato, unica e forse irripetibile, fatta di cinquanta concerti in cinquanta giorni consecutivi, con cinquanta progetti differenti, in cinquanta diverse località della Sardegna – il trombettista non poteva che scegliere Berchidda, il paese ai piedi del Monte Limbara (oggi nella provincia di Olbia-Tempio) in cui è nato il 10 febbraio del 1961.
L'appuntamento è per domenica sera (12 giugno), alle 21.30, all'ex Caseificio (recentemente acquisito dal Comune di Berchidda e destinato alla riconversione in centro polifunzionale di produzione per lo spettacolo), per un concerto davvero speciale in cui Paolo Fresu mette insieme le due formazioni che segnano gli inizi della sua storia di musicista: la Banda “Bernardo De Muro” di Berchidda, con cui ha mosso i primi passi fra le note, quando aveva appena undici anni, e il quintetto “storico”, il primo gruppo jazz a suo nome, fondato nel 1984: un sodalizio, quello del trombettista sardo con il sassofonista Tino Tracanna, il pianista Roberto Cipelli, Attilio Zanchi al contrabbasso ed Ettore Fioravanti alla batteria, che ventisette anni dopo il suo debutto e diciassette album all'attivo, ha ancora tante pagine da raccontare.
Protagonista assoluto della prima parte della serata, nella seconda il quintetto sarà affiancato dalla banda per interpretare, insieme, una serie di brani di Paolo Fresu arrangiati ad hoc dal direttore della “Bernardo De Muro”, Antonio Meloni. Ritmo serrato e senza pause, dunque, per “!50”: e infatti si replica già il giorno successivo, lunedì (13 giugno, sempre alle 21:30), per la seconda tappa del tour che pianta le tende a Nuoro, nella Casa Ruiu (in via Grazia Deledda, 48), con uno dei progetti più interessanti che coinvolgono il jazzista sardo. Si tratta di “F. à Léo”, il collaudatissimo omaggio al grande Leo Ferré, che accanto al suo ideatore, il pianista Roberto Cipelli, e a Paolo Fresu (tromba e flicorno), schiera Attilio Zanchi al contrabbasso, Philippe Garcia alla batteria e il cantautore piemontese Gianmaria Testa (voce e chitarra), un artista intimamente (e idealmente) vicino al mondo del musicista-poeta francese scomparso nel 1993.
Consegnato tre anni fa alle tracce dell'omonimo album, “F. à Léo” è il frutto di un lungo work in progress nato nel 2001 da una fascinazione del pianista Roberto Cipelli per “il poeta, il musicista e l'uomo” Léo Ferré, e divenuto poi un tributo collettivo. Un tributo nel quale “si cerca lo spirito più che la lettera”, l'occasione ideale per allargare il proprio raggio d'azione fino a tirare in ballo altri poeti come Verlaine e Pavese e altri cantautori come Luigi Tenco, con alcuni intensi momenti recitativi affidati alla voce di Gianmaria Testa. Sia a Berchidda, sia a Nuoro, l'ingresso ai concerti è gratuito, così come nella quasi totalità degli altri appuntamenti che compongono il ricchissimo calendario del tour. Solo per la data di chiusura, il 31 luglio a Cagliari, è infatti previsto l'ingresso a pagamento.
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