A.B.
7 agosto 2011
Concerti: BaBa Zula a Baratili San Pietro
Suoni e atmosfere fra oriente e occidente, questa sera, a partire dalle ore 22, nella Piazza Centrale del comune oristanese, per la tredicesima edizione di Dromos

BARATILI SAN PIETRO - Nuovo appuntamento con la tredicesima edizione di “Dromos”: questa sera, domenica 7 agosto, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale pianta le tende per una sera a Baratili San Pietro, paesino a poca distanza da Oristano, per la sua settima giornata, l’ultima della prima tranche del cartellone del festival che quest’anno, all’insegna de “I racconti del velo”, guarda verso le più vivaci novità musicali e artistiche che arrivano da Est. Stavolta, l’itinerario è dalla Turchia alla Sardegna: protagonisti del concerto nella Piazza Centrale (dalle ore 22, con ingresso gratuito) sono i BaBa ZuLa, band di Istanbul che coltiva la sintesi di oriente ed occidente attraverso la musica “da psicodanza del ventre”. Il loro sound, un’efficace e coinvolgente fusione di rock psichedelico Anni Sessanta, melodie da “Mille e una notte”, elettronica e strumenti tradizionali turchi, è diventata la cifra stilistica del gruppo. A un suono “progressivo” e “viscerale”, si accompagnano testi politicamente espliciti, tanto che diverse loro canzoni sono state proibite dalla radio e dalla televisione della loro nazione.
Questa sera, Levent Akman (drum machine, percussioni), Murat Ertel (saz e altri strumenti a corda), Cosar Kamci (darbuka e tapan) con la voce di Elena Hristova e due danzatrici del ventre, presenteranno il loro ultimo album, “Gecekondu”, freschissima novità discografica dello scorso giugno. Il concerto dei Baba Zula chiude idealmente la prima parte di Dromos 2011, all’insegna de I racconti del velo e con lo sguardo verso oriente. Da domani, lunedì 8 agosto, i riflettori si trasferiscono infatti a Nureci, dove tiene banco, fino a mercoledì 10, la quinta edizione di “Mamma Blues”, il “festival nel festival” dedicato al blues ed ai suoi immediati dintorni. Tre serate in compagnia di artisti internazionali come Little Axe, Sweet Vandals e Sherman Robertson, ma con il giusto spazio anche per le proposte locali (Alberto Sanna, John Drain and The Live City Blues, Sunsweet Blues Revenge, King Howl Quartet).
A Riola Sardo, nel Parco dei Suoni, resta intanto aperta al pubblico fino a giovedì 25 (tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 21) la mostra “Muc(h)ador”: inaugurata venerdì sera, propone le opere di sei artisti (Alessandro Biggio, Giulia Casula, Patrizia Maïmouna Guerresi, Maria Antonietta Mameli, Sukran Moral e Giulia Sale), che interpretano il tema centrale di questa tredicesima edizione di Dromos. Lo suggerisce il titolo della mostra, che fonde in una parola di fantasia il “chador” islamico e “su muccadori” sardo, i veli tipici di due culture molto diverse tra loro. Presentata venerdì, sempre al Parco dei Suoni, anche l’opera “site specific” realizzata dalla giovane artista lituana (ma trapiantata in Veneto) Agne Raceviciute, “artist in residence” a Riola.
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