Red
9 agosto 2011
Sherman Robertson chiude Mamma Blues
La sua musica è una miscela di Texas Blues elettrico (il filone dall’impronta swing diffuso nel sud degli Usa. E per il dopofestival spazio ai Sunsweet Blues Revenge e al King Howl Quartet
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ORISTANO - Gran finale per Mamma Blues, la tre giorni dedicata alla “musica del diavolo” (e immediati dintorni), inserita per il quinto anno consecutivo nel cartellone di Dromos, il festival organizzato nell’oristanese dall’omonima associazione culturale. Mercoledì 10 agosto) alle 22 (ingresso 8 euro), nell’Arena Mamma Blues di Nureci (Or), il grazioso paesino che ospita il festival fin dalla prima edizione, il protagonista della terza e ultima serata sarà il cantante e chitarrista statunitense Sherman Robertson alla testa della sua band, con Jools Grudgings alle tastiere, Gary Rackham al basso e Jamie Little alla batteria.
Classe 1948, nato in Louisiana e cresciuto in Texas, eccellente cantante e solido chitarrista, Sherman Robertson è un veterano che ha attraversato con disinvoltura gli ultimi tre decenni della scena blues a stelle e strisce: ha collaborato con artisti come Clifton Chenier, Rockin’ Dopsie e Terrence Simien, affermandosi da metà degli anni ’90 con progetti portati avanti in prima persona (Here and Now, inciso per Code Blue nel 1995, è considerato uno dei suoi migliori lavori), che lo fanno considerare oggi come uno degli alfieri della tradizione.
La sua musica è una miscela di Texas Blues elettrico (il filone dall’impronta swing diffuso nel sud degli Usa, che punta su un utilizzo massiccio della chitarra e dello slide), Rythm & Blues, Louisiana Blues e Zydeco (la musica tradizionale della Louisiana meridionale che amalgama la tradizione francese, quella caraibica e quella degli spiritual afroamericani).
Ricco anche il finale dell’ultima serata di Mamma Blues: terminata l’esibizione di Sherman Robertson, il “dopofestival” sarà ancora una volta all’insegna del blues “Made in Sardinia”, con gli oristanesi Sunsweet Blues Revenge (Irene Loche: voce, chitarra; Luca Canu: basso; Alessandro Cau: batteria) e, a chiudere, il King Howl Quartet (Diego Pani: voce, armonica; Marco Antagonista: chitarra; Alessandro Cau: basso Damiano "Dam - o" Fanti: batteria).
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