Cinque gli algheresi a bordo, tutti salvi. La Costa Concordia si è incagliata nelle secche di Punta Gabbianara prima di portare a termine un giro nel Mediterraneo toccando anche la città di Cagliari. Disperso un 85enne di Portoscuso. Salgono a sei le vittime accertate
CIVITAVECCHIA - Tragedia in mare: 6 morti accertati, 67 feriti e 16 dispersi. E' questo l'ultimo bilancio del drammatico naufragio avvenuto venerdì sera all'Isola del Giglio dove la nave da crociera "Costa Concordia" ha urtato un gruppo di scogli aprendo una falla di circa 70 metri nello scafo. La nave della compagnia Costa Crociere, si è incagliata nelle secche di Punta Gabbianara, imbarcando acqua e inclinandosi su un fianco di circa 80 gradi. Era partita alle 19 di venerdì da Civitavecchia, per un giro nel Mediterraneo, toccando anche la città di Cagliari. Il tragico incidente è accaduto al largo dell'isola del Giglio (Grosseto).
Le tre vittime del disastro sono due turisti francesi e un marinaio peruviano morti per annegamento. Il timore tuttavia è che il bilancio dei morti possa aggravarsi. Oggi sono stati ritrovati 2 turisti giapponesi che ieri, dopo il naufragio, se ne erano andati a Roma con mezzi propri senza essersi sottoposti alle procedure di censimento e identificazione dei superstiti. Nell'ispezione si procede anche facendo un confronto fra l'elenco dei nominativi e delle rispettive assegnazioni delle cabine, rispetto ai presunti dispersi di cui si ha conoscenza a questo momento.
Numerosi sardi a bordo, tra loro 5 algheresi.. Sembra che la nave sia sbandata di diversi gradi rispetto alla rotta e per questo il comandante avrebbe deciso di avvicinarsi il più possibile alla costa. Ancora imprecisate le cause dell'incidente. A bordo 4.234 tra viaggiatori e personale dell'equipaggio, 142 i passeggeri sardi imbarcati da Cagliari. Tra loro anche 5 algheresi, fortunatamente sani e salvi e rientrati nella serata di ieri (sabato) ad Alghero. Nessuna notizia, invece, di un un anziano di Portoscuso, come racconta il figlio, che è riuscito invece a salvare la moglie, le figlie, la madre, la nipotina. Il pensionato si chiama Giovanni Masia, ha 85 anni, e fa parte della comitiva di trenta persone partita proprio da Portoscuso.
Comandante arrestato. Il comandante della nave avrebbe accostato così tanto l'imbarcazione all'isola del Giglio, che era inevitabile che questo scoglio se lo trovasse sotto la nave. E' questa l'accusa del procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio. Il comandante è stato arrestato sabato sera per abbandono della nave, omicidio colposo plurimo e disastro. Intanto sono almeno tre le inchieste aperte per cercare di far luce sul disastroso incidente.
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