SASSARI - Arriva a Sassari in contemporanea con l'uscita nazionale il documentario "Cadenas" di Francesca Balbo, vincitore del "Premio Solinas" e del concorso "Il cinema racconta il lavoro" della Società Umanitaria. In primo piano c'è la vita delle "guarda-frontiera", le donne sarde che scandiscono l'alternarsi di macchine, treni e greggi lungo le strade secondarie della Trexenta, del Campidano e del Gennargentu, bloccando il traffico al passaggio dei convogli. Tutte alle dipendenze delle Ferrovie dello Stato per un lavoro totalizzante che si tramanda di madre in figlia.

L'occasione per conoscere da vicino questa realtà quasi fuori dal tempo è la proiezione a Sassari, al Cinema Moderno, venerdì 4 maggio (ingresso: 5 euro). A parlarne ci sarà la regista, Francesca Balbo, che sarà presente alla serata: "Raccontare le guarda-barriera della Sardegna – dice la documentarista – significa raccontare una normalità complicata che si compone come un puzzle, cercando ogni giorno di merrere insieme i pezzi giusti. La loro forza è pari solo alla loro tenerezza".

Le "catene" che danno il titolo a questo lavoro sono le stesse che queste donne tolgono e rimettono ogni giorno, per fermare il traffico e riaprirlo dopo il passaggio del treno. Ma sono anche la metafora di una vita che quotidianamente è legata ai tempi della ferrovia, ai suoi ritardi, all'immobilità della natura che regna in quei luoghi lontani. Una vita con pochi diritti, per garantire la sicurezza anche di una sola persona alla volta, ogni giorno dell'anno.

Il documentario, sostenuto dal MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), ha vinto il Premio Solinas 2009 e il premio della Società Umanitaria - Cineteca Sarda "il cinema racconta il lavoro". Nei giorno scorsi è stato in competizione al Festival Nazionale del Documentario di Nyon "Visions du Réel".