Ad Alghero è ritornata la vita in gradinata, un incitamento continuo per 90 minuti, cori e battimani all’indirizzo della squadra in campo
ALGHERO - Al Mariotti domenica pomeriggio si respirava l’aria dei tempi migliori. Buon pubblico in tribuna, e soprattutto è “ritornata la vita” in gradinata, lo spazio storico del Mariotti occupato dal tifo organizzato. In gradinata si rivisto il gruppo del "trauma", ma anche la nuova guardia ha esposto il suo striscione. Un incitamento continuo per 90 minuti, cori e battimani all’indirizzo della squadra in campo con la maglia giallo-rossa a strisce verticali. Poco importa a quei giovani che la squadra in campo sia figlia del La Palma, loro in campo vedono la loro squadra, che hanno fatto propria e che vogliono sostenere.
E’ la voglia del calcio che ad Alghero non è mai morta. E’ scomparsa la Polisportiva Alghero, ma non la voglia di vedere calcio nello storico rettangolo in Via Vittorio Emanuele. E non chiedete al pubblico se conosce la dirigenza della neonata Alghero 1945, non lo sa o forse fa finta di non sapere, perché alla fine interessa solo che al Mariotti sia ripreso a rotolare il pallone, e in campo sia ricomparsa la maglia giallo-rossa. E vedere l’Alghero 1945 sostenuta con tanto entusiasmo fa credere che la squadra allenata da Calvia, dotata di un organico di prim’ordine, reciterà un ruolo da protagonista.
Lo sa bene il tecnico, lo sanno i giocatori e lo sanno anche i sostenitori che “sognano” Alghero di nuovo in serie D, dopo una breve parentesi di anonimato. L’interesse verso questa squadra è tanto, le speranze che in essa si ripongono sicuramente di più. Certo lo spettacolo offerto contro il Samassi non è stato di prim’ordine, anzi, ma questo non preoccupa certo la tifoseria, e vedere in tribuna Mauro Giorico, ex tecnico della Polisportiva Alghero, di Fertilia e Torres, oggi disoccupato, attento come non mai e poco incline al commento, è un segno che l’Alghero 1945 piace. |
ALGHERO 1945 |
FERTILIA
Nella foto: i tifosi organizzati