Giovedì mattina, in occasione dell´udienza processuale per l´omicida della madre dei due bimbi strangolata nel dicembre 2018, La Rete delle donne di Alghero hanno organizzato un sit-in silenzioso davanti al Tribunale di Sassari
ALGHERO - La Rete delle Donne di Alghero chiede giustizia per Michela Fiori, madre di due bimbi, strangolata dal marito la notte del 23 dicembre 2018. Giovedì il 10 ottobre, alle 9, l'associazione chiama tutti a partecipare al sit-in silenzioso davanti al Tribunale di Sassari, in concomitanza con il processo, che si terrà con rito abbreviato ed a porte chiuse
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Il femminicidio coinvolse tutta la cittadinanza algherese, dal mondo politico a quello commerciale (in occasione del funerale, tutti abbassarono le serrande lungo il percorso del feretro). Fu un Natale diverso per Alghero, ferito dalla perdita di una sua figlia.
«È la prima volta che in Sardegna una associazione di donne si costituisce parte civile in un caso di femminicidio – sottolinea La Rete delle Donne - è necessario far sentire la nostra presenza, la nostra solidarietà, e tutta la nostra forza, in tutti i modi possibili, affinché le donne vittime di violenza non siano e non si sentano più sole e trovino la forza di denunciare».
Nella foto: Michela Fiori, la mamma di Alghero strangolata dal marito dal quale aveva deciso di separarsi