Red
23 giugno 2020
«Borse specializzazione medica a rischio»
La denuncia è del consigliere regionale Francesco Agus, componente della Commissione Sanità, primo firmatario della proposta di legge dei Progressisti sulle scuole di specializzazione medica

CAGLIARI - «Le borse di specializzazione medica quest’anno potrebbero non partire. Una beffa, considerando che solo pochi mesi fa la Sardegna ha aggiornato la normativa regionale sui contratti di formazione specialistica medica prevedendo nuovi contratti, aggiuntivi rispetto a quelli erogati dallo Stato, per garantire la frequenza dei corsi a ulteriori 190 giovani medici». La denuncia è del consigliere regionale Francesco Agus, componente della Commissione Sanità, primo firmatario della proposta di legge dei Progressisti sulle scuole di specializzazione medica assorbita nel testo finale elaborato dalla Sesta Commissione, divenuto poi Legge regionale n.6/2020.
«Con la legge approvata nel mese di marzo abbiamo definitivo gli strumenti affinché i medici formati con le borse di studio regionali svolgessero la loro attività lavorativa negli ospedali dell’isola anche successivamente alla loro formazione. L’avvio della formazione specialistica per 190 giovani medici sardi è subordinata alle garanzie finanziarie offerte alle università sarde dalla Regione per tutti gli anni del corso. Le garanzie che la Lr6/2020 aveva temporaneamente fissato in 5milioni di euro avevano carattere emergenziale perché, dopo tre mesi dall’inizio dell’anno, la Giunta non aveva ancora elaborato la legge finanziaria 2020 – evidenzia Agus - Ora occorre definire con maggiori certezze il sistema di finanziamento di questi corsi fortemente voluti da gran parte delle forze politiche in Consiglio regionale». A breve, il testo della legge verrà nuovamente sottoposto all’esame del Consiglio regionale per superare i rilievi tecnici sollevati dal Governo su alcuni criteri di accesso alle borse di specializzazione finanziate dalla Regione autonoma della Sardegna.
«Abbiamo contribuito attivamente alla formulazione della norma per i giovani medici sardi, perché consapevoli che il futuro della sanità sarda si costruisce attraverso investimenti mirati alla specializzazione delle professioni sanitarie. Le conseguenze dell'epidemia scoppiata in Sardegna ci hanno poi mostrato la correttezza di questa visione. La discussione in Aula per la modifica dei criteri di accesso alla Legge 6 sarà l’occasione per fare il punto con l’assessore alla Sanità anche per quanto riguarda il finanziamento delle borse, perché sarebbe inaccettabile che i buoni propositi sui quali Maggioranza e Opposizione hanno trovato una sintesi efficace per realizzare cambiamenti concreti venissero vanificati ancora una volta dall’incapacità di governare la macchina burocratica», conclude l'esponente progressista.
Nella foto: il consigliere regionale Francesco Agus
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