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S.A. 24 novembre 2011
Boom dei film italiani nel 2011
I numeri dei primi 10 mesi del 2011: aumenta la quota di mercato del cinema tricolore ma la flessione dei film Oltreoceano comporta un calo complessivo di spettatori (-8,18% in totale) e incassi (-10,63%). Checco Zalone star delle sale
Boom dei film italiani nel 2011

ALGHERO - Il risultato del 2011 è stato clamoroso: viene confermata la crescita del prodotto italiano, con ben 33 milioni di biglietti staccati anche se, al netto, c'è stata una perdita, sia in termini di pubblico che di incassi, dovuta alla flessione dei film d'Oltreoceano". Così Riccardo Tozzi, presidente dell'Anica, alla conferenza di presentazione di oggi a Roma dei dati del mercato cinematografico italiano relativi ai primi dieci mesi del 2011.

In attesa del Natale, i numeri per il 2011 registrano un boom del cinema italiano che ha raggiunto una quota di mercato pari al 38% del totale (era 29,60% nel 2009). In biglietti il dato si traduce in 33 milioni (+5 mln di biglietti rispetto all'anno prima) e con due mesi ancora a disposizione, complice il Natale, è ancora possibile raggiungere la mai toccata 'quota 40'. Mentre vanno giù i titoli made in Usa (-15 mln di biglietti), con l'effetto di un calo complessivo di spettatori (-8,18% in totale) e incassi (-10,63%).

Secondo Tozzi, la crisi delle pellicole made in Usa non è un episodio, ma una tendenza strutturale alla quale il cinema di casa nostra può sopperire solo in parte, magari ''puntando sui film popolari, aumentando le uscite 'forti' in estate e ripensando il circuito della distribuzione: non siamo ancora pronti al digitale e quindi non è piu' tempo dei 'Cinema Paradiso', ma di potenziare l'offerta di multiplex anche in città e non solo in periferia".

Mette l'accento sulla carenza di risorse, Angelo Barbagallo, presidente dei produttori Anica: "Mi aspettavo una flessione peggiore nell'anno post-'Avatar' e della crisi. Il problema che evidenzio è quello della mancanza di risorse: di questo passo un certo cinema di qualità in Italia finirà per scomparire. Inoltre scontiamo una serie di ritardi, come ad esempio nell'offerta on-line, questione finora mai realmente affrontata".

Il neo presidente Anec Lionello Cerri sottolinea i cambiamenti nel pubblico e l'influsso del piccolo schermo: "Le nuove generazioni di spettatori sono figlie dell'ultimo ventennio tv: nella top5 dei film più visti ci sono tre commedie di smaccata derivazione televisiva. Dev'essere chiaro che pubblici diversi richiedono sale e modalità di fruizione differenti". Secondo Paolo Protti, presidente Agis, il cambiamento deve avvenire a livello politico: "Il mondo del cinema deve interloquire col governo che si e' appena insediato e col nuovo Ministro dei Beni Culturali: la soluzione potrebbe essere un tavolo permanente in cui si discutano le riforme necessarie al settore, tra cui norme anti-pirateria e lo switch-off verso la digitalizzazione delle sale. Insomma, un lavoro 'tecnico' per un governo tecnico".

Tornando ai dati, il trend positivo del nostro cinema viene confermato dalla top 20 delle presenze in sala, nella quale figurano ben sei film italiani: tra questi, il campione d'incassi "Che bella giornata" con Checco Zalone, che ha totalizzato 7 milioni di presenze (come "Avatar" nel 2010), contribuendo in maniera decisiva al dato complessivo; segue, in questa speciale classifica tricolore, ben distanziato, "Immaturi" di Paolo Genovese, con 2,6 milioni.

Analizzando i dati in relazione agli incassi relativi ai singoli mesi, il picco è stato a gennaio (18mln di presenze, 124mln di euro di incassi) mentre è confermato il periodo di 'sofferenza' relativo all'estate: solo 3 mln di spettatori, con una flessione del 16% rispetto all'anno precedente. In relazione, invece, alle quote di mercato, i numeri delle pellicole americane fanno registrare un pesantissimo 'rosso' (si passa in un anno dal 60% al 48% di presenze in sala) mentre il prodotto italiano, comprese le co-produzioni, ha un incremento del 9% toccando quota 38%. A seguire, Regno Unito, con il 7,3% del totale, e Francia, 1,98%.



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