S.A.
22 giugno 2012
Indisardegna a Quarto Grado per Chico Forti
Il cinema indipendente sardo sostiene la causa del connazionale detenuto in America e per cui si chiede da tempo di riaprire il processo che lo ha condannato all´ergastolo. Un video sul flash mob svolto a Roma è apparso sulla trasmissione di Rete 4

ROMA - «Il 15 febbraio del 1998 Chico Forti è ritenuto colpevole dell'omicidio di Dale Pike, il figlio di un albergatore con cui era in affari e dopo un ambiguo processo viene condannato all'ergastolo e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. La sentenza lascia tutti esterrefatti. È un'impresa ardua sciogliere i grovigli di questa brutta vicenda, come quelli collegati all'omicidio Gianni Versace, del quale Chico aveva cominciato a rivelare le verità nascoste in un suo documentario intitolato "Il sorriso della Medusa", gettando luci e ombre sulla polizia di Miami».
Sono queste le parole con cui Rosario Fiorello si è schierato dalla parte di Chico - divenuto milionario negli anni '90 con il Telemike -, dando il via ad un incredibile tam-tam massmediale, sostenuto anche da Radio 105, Red Ronnie e dalla nota criminologa Roberta Bruzzone. A sostenere la causa di Forti è scesa in campo anche l'associazione cinematografica IndiSardegna, in stretta relazione con le "Leonesse" della "Chico Forti free" che da anni lavorano senza sosta per sensibilizzare l'opinione nella speranza di riaprire il processo.
Il 9 giugno a Roma, è stato organizzato un flash mob e la IndiSardegna ha deciso di documentarlo. Il video è andato in onda venerdì scorso sull'emittente Rete 4, nel corso del programma "Quarto Grado" che sta ultimamente offrendo un ampio spazio alla vicenda giudiziaria. E come negli anni 70, quando il cinema indipendente e militante facevano sentire il proprio impegno civile, l'associazione dei videomakers sardi, sembra proprio decisa a portare avanti la lotta per la libertà di Chico, contribuendo al finale di un film che è ancora tutto da scrivere.
Nella foto: i sostenitori di Chico Forti in piazza di Spagna a Roma
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