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S.A.
10 gennaio 2013
Viaggio nel set con Mastandrea
Focus sull´arte della recitazione per un ideale viaggio dietro le quinte e sul set, in compagnia degli artisti impegnati nelle repliche al Massimo. L´incontro si svolgerà venerdì nella Facoltà di Studi Umanistici a Cagliari

CAGLIARI - Fra teatro e cinema. Il "gioco" della recitazione: venerdì 11 gennaio, a partire dalle ore 17.30, l'aula magna del corpo aggiunto della Facoltà di Studi Umanistici (aula "Aldo Capitini") di Cagliari, ospiterà gli attori Valerio Mastandrea e Valerio Aprea che insieme all'autore e regista Mattia Torre incontreranno il pubblico per ragionare sul lavoro dell'attore.
Si parlerà anche di "Qui e ora" di Mattia Torre - in scena al Teatro Massimo di Cagliari dal 9 al 13 gennaio 2013 per "M'Illumino di Prosa", la stagione 2012-13 del Cedac - di cui i due artisti sono protagonisti. L'incontro, con ingresso libero, coordinato da Antioco Floris, Enrico Pau e Francesco Abate, è organizzato dal Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università di Cagliari, in collaborazione con il Cedac. Focus sull'arte della recitazione e su una professione affascinante e complicata come quella dell'attore, per un ideale viaggio dietro le quinte e sul set, in compagnia degli artisti, impegnati (fino a domenica 13 gennaio) nelle repliche dello spettacolo in cartellone al Massimo di Cagliari.
"Qui e Ora": una pièce originale - commissionata da Bam Teatro - per il ritorno sulla scena di Valerio Mastandrea (dopo il successo di "Migliore", monologo dello stesso Mattia Torre, del 2005), stavolta in coppia con Valerio Aprea (attore dal solido curriculum teatrale, dal "Vantone" a "Momenti di trascurabile felicità", e volto noto della tv con "Boris" e "Parla con me"). Visioni da periferia metropolitana e i segni di un incidente appena avvenuto per l'incontro-scontro tra due uomini, che "è solo l’avvisaglia di una rivolta appena alle porte". Parte da Cagliari e dalla Sardegna la tournée nazionale della nuova produzione della compagnia cagliaritana Bam Teatro con Vasquez y Pepita, per un un ritratto corrosivo della tempo presente, un lucido e grottesco affresco della società, fra drammi personali e collettivi raccontati con sguardo disincantato e amara ironia.
Nella foto: Valerio Mastandrea
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